È mattino,
mi sveglio,
mi vesto,
la terra che tocco
non cambia mai odore.
C’è ancora
nell’aria
il sospiro
del vento, il rintocco
dell’alba che muore.
Tra le ciglia
è rimasto
serrato
il frammento di mille
fantastici voli,
ed ora
che scendo
sui sassi
fatico a lasciare
nei sogni le ali.
E così
sulle spalle
rimangono
tracce di piume,
ed i passi leggeri
rincorrono
i fiori
di brina
che appaiono quando
nel sole respiri.
Vorrei
non emettere
suoni
per non spaventare
il tuo cuore che batte,
ed essere
bianca
di nuvole,
fresca di pioggia
e di sere scarlatte.
Penso
alla danza
di un fuoco,
alle fitte di risa
che quasi fan male,
al verde
frusciare
dell’erba,
che quando ti guardo
mi sembra cantare.
Angeli
con solo
un’ala,
cerchiamo la vita
nel nostro calore,
perché
solamente
abbracciati
possiamo tornare
di nuovo a volare.