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Pubblicata il 27/09/2002
Per me solo un organetto, non fa differenza
Chiamatemi se volete Sua Indolenza
Un organo di Barberia che canti
Storie di sangue e d'assalti e di rimpianti
E le mobili lacrime che furon versate
Per le navi varate e le navi affondate

E gli urli satanici alti nel cielo scosso
Li lascio al Nero e casomai al Rosso
Io solo grigiastri, azzurrini et similia
Del colore d'un anima che mi somiglia
Voglio sulle mie note alate di piano
Che un marinaio cieco suona da lontano

Note ingenue e d'esperienza, note di tempesta
Cullano e scuotono lo spirito in questa
Strana festa di languore e di tregenda
Che dall'oblò rimira i cieli da leggenda
Mentre sfocatamente escono di scena
I danzatori, il re e l'immane balena

Per me, per me, solo un organetto
E quel whisky liscio che da mezz'ora aspetto
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si nota nel tuo cuore una grande creativittà dell'aniam spero di cuore che la tue emozioni possano tirare fuori il meglio di te

il 27/09/2002 alle 20:19

dell'ANIAM, soprattutto

il 30/05/2015 alle 00:45

ancora 1 ricordo x qsta ANIAM........................

il 19/04/2017 alle 01:12