nulla di quello che viviamo muore mai veramente, le emozioni, i sentimenti restano si nella mente, nel ricordo come foto ingiallite dal tempo, ma è nel sangue che continuano a vivere eternamente e lì non perdono mai la loro carica vitale. Si mischiano, confondono, sembrano sparire...ma sono sempre in noi. in ogni cellula del nostro corpo irrorata da quel sangue. E ritornano ciclicamente a emozionarci...nel bene o nel male...solchi si approfondiscono, altri si richiudono, nuovi se ne aprono...e siamo bambini e contemporaneamente adulti e adolescenti...
l'ho sentita molto questa tua bellissima poesia.
un abbraccio
eos che è andata a ruota libera
mi hai ricordato un grande filosofo Rudolf Steiner, lui parlava del sangue come "veicolo dell'io", dove per io si intende in grossa parte la nostra anima...è vero che il sangue ha memoria di tutto...ciao sancho
verissimo, il tempo lacera dentro e oscura la speranza, rimangono i ricordi..
Interessante poesia fa riflettere l'Io.
dell'unica stagione dove non tramonta il giorno.
Marygiò
Io l'ho già fatto con il tuo commento, tatuato in aramaico. Se mai c’incontreremo in qualche luogo pubblico... scopriremo le nostre schiene e inviteremo gli astanti a comprendere il vero peso delle parole indelebili. Un saluto!
...che sono parte importante della nostra vita, se non vita essi stessi. Grazie per il tuo stimolante commento.
Sangue come veicolo e tramite tra ricordi e cellule, tra biologico e sociale, corpo e mente... niente male la tua considerazione, ottimo spunto... per fare della poesia uno strumento di conoscenza, lì dove la scienza si ferma ovviamente e i versi possono tranquillamente proseguire... Grazie! Sempre attesi e interessanti i tuoi commenti.