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Pubblicata il 22/11/2010
La rabbia mi divora
Vittima di ingiusta indifferenza
Mi vergogno e taccio
L’ umiliazione invade e allaga
la mia mente
E penso e scrivo e strillo
Mi dimeno
Ma fuori resto immobile
Se solo potessi nelle lacrime scioglier l’orrore
Sentirei meno l’afa e il gelo
Che opprime con il caldo
ma come il freddo
rende immobile il gesto
reagire per trovar pace?
Ma come fare se ai pensieri non corrisponde azione?
E’ facile sottrarsi alla palese aggressione
Ma molto più difficile è sconfiggere l’altrui negligenza
E rendersi invisibili
È l’unico sollievo
Ma gli impuniti godono
Della tua trasparenza
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se non hai nulla da nascondere, il tuo io è apposto con te, non devi vergognarti, cammina a testa alta...
urla fai sentire le tue parole, i tuoi pensieri, non soffocare per colpe altrui.
ciao con affetto ste

il 22/11/2010 alle 14:13

Capisco la tua rabbia, sei riuscita a trasmetterla.
Versi molto belli.
Alessia

il 22/11/2010 alle 14:17

E' forse più una sensazione di impotenza ... purtroppo ci scrivo una poesia ma reagisco poco... grazie del commento

il 22/11/2010 alle 18:52

rabbia interiore ma consapevolezza...mancanza di reazione può aver mille spiegazioni..gli impuniti godono sempre della trasparenza ...ma la loro intesa come inconsistenza nell'apparire verso gli altri...
piaciuta molto
hola
pennablu

il 22/11/2010 alle 23:16

Versi molto belli..mentre la rabbia passa in sottofondo come acqua cheta..quella famosa..che spacca i ponti.

Voce

il 23/11/2010 alle 16:09