PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/11/2010
Gabriele Resia nasce a Narni (Terni)
il 6 luglio del millenovecento-
novanta. Si diploma in cinque inverni
al gonfio liceo classico Mariano
Buratti, faticando (ora frequento
la facoltà-manicomio di Siena).
Non disprezza Sereni, ama Gozzano,
Magrelli. è paroliere non banale
nei temi, studia poco, ha molta lena;
lascia in antologie qualche ciarpame
di versi, con Perrone va in finale
ma perde. Sa che morirà di fame.
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come ti capisco...e come si fa a non amare uno che ti scrive: "Da un legame con il nostro deve balzare (solo LUI potrebbe usare questo verbo in tale contesto) qualche cosa di più degno che non la sentimentalità meschina dei piccoli amanti"..G.G.

il 11/11/2010 alle 13:10

Vi ringrazio molto, in ogni caso questo voleva essere solo un esercizio/presentazione (ho già postato altre cose più concrete sebbene preferisca non mettere il meglio in rete). A rileggerci

il 11/11/2010 alle 14:01

Con tutto il rispetto per questo autore, ma anche per il rispetto alla critica e al dire sincero che spetta a chiunque, devo constatare come il "fumus amicitiae" giochi molto in questo scritto, che sinceramene, sempre detto con il massimo rispetto per l'autore, non mi pare che raggiunga l'altezza poetica che gli viene assegnata frammezzo a tante letture.
"Amicus Plato, sed magis amica veritas." Mi dispiaccio se, per il mio amore a dire chiare le cose come le sento, possa avere creato dispiacere a questo autore. Sono convinto che è bravo, al di là delle "esagerazioni" di lettura e di critica soprattutto che questo suo elaborato comporta. E che mi paiono davvero non adeguate, ma forzate. Davvero troppo forzate, almeno in questa occasione.

il 11/11/2010 alle 16:02

giuro, mai mangiato pane e latte con l'autore...non è colpa mia se ama Gozzano come me..eh...

il 11/11/2010 alle 18:12

Caro toscanus, sono d'accordo con lei su quasi tutto (d'altronde avevo già ribadito la consapevolezza di aver postato una "non-poesia"). Devo però contraddirla per quanto riguarda la posizione del mio testo rispetto agli altri tentativi che affollano quotidianamente questo sito: mi sento di dire che perlomeno circa la forma (e cos'è la poesia se non manifestazione estetica!) e soprattutto l'uso scioltissimo dell'endecasillabo e delle rime ben pesate la mia prova sia di livello tendenzialmente superiore alla media delle altre qui proposte; e per quanto poco io abbia letto finora (giro da queste parti da non più di 3 o 4 giorni) la mia presunzione/consapevolezza mi incoraggia ad esprimere questo giudizio già con assoluta sicurezza.

il 12/11/2010 alle 16:26