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Pubblicata il 23/09/2002
Cosa vuoi da me, passerotto solitario
che posato ti sei sul mio chino capo?
Non senti il mio dolore?
Guarda il mondo tu che puoi
spaziare all’infinito librandoti nel cielo!
La vedi quella casa, la vedi la mia casa?
Ero in fasce quei begl’anni
col mio babbo che copriva ogni sera il suo tesoro…
com’ è bello quel bambino, che non vuole mai dormire
com’ è dolce quella mamma, che lo sta ad allattare.
Ora guarda in quella strada quanto piange quel ragazzo
con in mano una bottiglia che nasconde il suo dolore…
Non guardare cosa accade ora dentro un ospedale,
l’uomo grande che rinasce e il suo piccolo che muore
annegato nel dolore…
Guarda me, mio grande amico,
e ora dimmi, cosa sono…
solo un verme che invoca il tuo perdono
mentre odia il suo perenne ritrovarsi Uomo!
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