PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/08/2010
All' inizio sfuggivo da te
l'angoscia
il peso di me stesso
il suono della voce
ad incontrar pareti bianche
poi come sempre il vuoto
si riempie
per legge naturale delle cose
ora parlo e mi rispondo
sorrido di me
delle mie follie
mi piace come cammino
misuro i miei passi
doso le energie
le mie lacrime hanno un buon sapore
sanno di mio
è stato difficile...
ma adesso ti amo
compagna solitudine
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come sempre quando leggo i titoli mi distraggo e li colgo a metà così avevo capito fosse dedicata a una donna, poi bam, molto bella e finalmente meno sovietica seppur pulciosa, una delle tue più fini, naturalissima e profonda, tanta filosofia sta dando i suoi frutti me ne compiaccio t.s., firmato rich con due rich nel cuore come ormai si sa

il 29/08/2010 alle 19:11

grazie, grazie tante carissima rich, lo prendo come un grosso incoraggiamento..ciao

il 29/08/2010 alle 19:45

incoraggiamento? è una realtà.

il 29/08/2010 alle 19:49

"le mie lacrime hanno un buon sapore
sanno di mio"... grande verità, in questo autocompiacimento, che in realtà è una grande presa di posizione per l'autoaffermazione, nel bene e nel male.
Un caro saluto
Ax

il 29/08/2010 alle 20:23

la conquista più difficile è amare la solitudine, se stessi, i propri tic, la propria compagnia. Espugnato questo fortino nulla fa più paura! Nemmeno stare soli, perchè non si è più soli...ma ti capita che non riesci a ritagliarti dei momenti di solitudine perchè sei sempre "assediato"' dagli altri?
bella, piaciuta e molto condivisa.
un abbraccio
eos

il 29/08/2010 alle 21:06

ottima compagnia se esente da malinconia...
comunque apprezzata come lirica

il 29/08/2010 alle 22:00

si ax, in fondo la nostra condizione primordiale, come avere sempre una casa propria in cui tornare...grazie, un abbraccio

il 29/08/2010 alle 22:14

si che mi capita, come mi capita a volte di voler uscire per vedere e incontrare qualcuno...ma poi ti rendi conto che il rumore non basta a sentirsi bene, ci vuole qualcos'altro, ed allora, spesso, è meglio restar soli...grazie cara eos, un abbraccio anche a te

il 29/08/2010 alle 22:17

anche la malinconia ci fa compagnia a volte, a volte però..grazie Discri

il 29/08/2010 alle 22:18

à solitudine cchiù fetende
è chella ca se sente "miez'à gente,
è una mia poesia di qualche anno fa.
è bello tenere un tetto
che ripara i nostri pensieri,
e noi, io e te non saremo mai soli,
con tutti questi amici che ci vogliono bene.
sei daccordo con me Arturo.
Marygiò

il 30/08/2010 alle 16:46

d'accordissimo Marygio...grazie

il 31/08/2010 alle 08:25

Sai caro Arturo, sappi che nella solitudine, si crea, si cresce, ci si accorge che poi non è così come la descrivono i depressi, le persone sensibili , l'accolgono con simpatia, lei diventa compagna di ogni nostro pensiero, di ogni azione, e col tempo ci ritrova come una compagna di viaggio a cui confidare tutto.
Molto apprezzata.
Ciao! Dora

il 31/08/2010 alle 10:40

si, nemmeno io credo come te ai luoghi comuni moderni, la solitudine come malattia ecc. da sempre nella solitudine l'uomo ha trovato la sua vita interiore, l'incontro con se stesso, però...può diventare anche una grande nemica, purtroppo...in ogni caso concordo, si, concordo con te...grazie della tua attenzione cara Dora..ciao

il 31/08/2010 alle 11:41

Son d'accordo con te che la solitudine è una compagna e ci aiuta nell'introspezione, nella conoscenza di noi stessi, nella riflessione, nella meditazione, ci aiuta a stare bene.
Io amo molto la solitudine, non come un fuggire dagli altri, ma come un momento di arricchimento dell' io interiore e di un ritrovare se stessi.
Belli i tuoi versi che ho apprezzato molto.
Un caro saluto,
helan

il 31/08/2010 alle 15:16

una compagna esigente, richiede attenzione altrimenti si vendica....grazie cara helan, un abbraccio

il 31/08/2010 alle 15:27

Posti di fronte alla "fatica della vita" abbiamo due strade, prendercela con il mondo piangendoci addosso per l’immeritata sfortuna o ritornare su noi stessi, misuraci a passi, sottoporci a delle domande ed indagarne le risposte. Bene è anche assaporare il gusto salato del proprio dolore per comprenderne meglio la causa ed il rimedio. Sforzarci di ritrovare l'amore, prima di tutto per noi stessi, perché chi non ama se stesso non può amare nessuno, nemmeno la solitudine. Le tue belle e sincere poesie sono sempre una palestra per il pensiero.

il 31/08/2010 alle 23:36

troppo buono caro Sancho..un abbraccio fraterno

il 01/09/2010 alle 08:36