E così la mia ultima fatica
Non ve la potrò far vedere
Perché Mike mi ha soffiato le carte
Con sopra il sonetto del Navarco
Ed uno o tre o più ancora giorni
Le dovrò aspettare prima che ritorni
E quell'altro compare
Che ve lo raccomando bene
Da giorni in casa tiene
Certi fogli miei di scritti e illustrazioni
Con sopra il "Bello Viaggio"
Ed altre composizioni
Così anch'esse faranno la fine
Delle più e più copie delle "Liturgie"
Affidate ad amorevol mano
E però tornate nelle mie
Mentre c'è pure qualcun altro
Che tiene un mio caro tomo decadente
E non oso pensare che gli fa subire
Visto che tanto leggerà senza capire
E fra qualche giorno ricorre
L'assemblea redazionale del giornale
E chissà se quest'anno almeno riuscirò
A fargli sol qualcosa pubblicare
E le carte di rifuito prestampate
Vanno facendo vana gara di tristezza
Accanto alle mie cose pubblicate
Con orrori tipografici da perdere la testa
E le copie omaggio, quante ne ho date?
E perché le giurie sono formate
Da una manica d'imbecilli e fanfaroni?
Ma in fondo a voi che ve ne frega?
Sappiate che a fare lo scrittore
Anche dilettante, v'è più di una bega