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Pubblicata il 25/08/2010
Le tue mani,
le linee di sempre,
percorsi inestricabili e paralleli
che si snodano orizzontalmente sui palmi,
come ferite che pur superficiali
hanno lasciato tracce indelebili.
Guardo le tue mani,
come se volendo, potessi sostituire
le parti più consunte e vederti felice
per le nuove mani.
Ma se cancellassi parte delle tue mani,
esse saprebbero ancor amarmi?
E poi, se non le riconoscessi,
le getterei lontane!
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hai dimenticato nelle mani la linea dell'amore
e della traversata di un cuore.
che sono le più importanti secondo me,
se la emme è circoncisa
amerà una sola volta nella vita.
buona giornata.
Marygiò

il 25/08/2010 alle 08:26

Manu se tu vedessi le mie di mani....................
grandi lunghe ahia che male!

il 25/08/2010 alle 08:39

Questo è l'amore, amare anche i difetti e le debolezze...

il 25/08/2010 alle 09:28

mi fa uno strano effetto questa tua: sento un interrogarti pensoso e un pò amaro, come se volessi cancellare parte della sua vita e rivivere tutto da capo. Non so spiegarmi meglio ma quel desiderio di darle mani nuove, prive delle parti più consunte( penso ti riferisca ad un grande dolore) lo sento più come un tuo bisogno di cancellare una parte della sua vita in cui non hai avuto parte...Ma sai benissimo che lei è quella che è ,e che ami e ti ama anche perchè ha vissuto quella parte di vita e quindi non arrovellarti.
Ama e sii felice.
un abbraccio
eos

il 25/08/2010 alle 10:18

Anch'io credo che le tracce del nostro vissuto, sono scritte sul palmo della mano. La M del palmo della mia mano sinistra è molto profonda. Abbiamo forse il destino di amare una sola volta? Un bacio e buona giornata. Fabio.

il 25/08/2010 alle 10:48

Lievi mani che sanno accarezzare come la lievità dei tuoi versi e lunghe unghie che sanno graffiare come la passione quando t'accende. Un bacio, Fabio.

il 25/08/2010 alle 10:51

L'amore dell'età matura è diverso dall'amore dell'età giovanile. Grazie, Arturo. Ciao, Fabio.

il 25/08/2010 alle 10:52

completamente d'accordo con te Fabio

il 25/08/2010 alle 10:57

Grazie per la profondità del tuo pensiero e per la volontà di comprendermi. La lettura della mia composizione è che ogni cosa contribuisce a fare ed a essere storia. Le proccupazioni, il dolore, la sofferenza trovano un senso, solo vivendole come un'opportunità di crescita e di ricerca spirituale. Ciò che noi vorremmo gettare via (la parte più consunta delle nostre mani e della nostra vita) sono il punto dal quale ricostruire il nostro credo e la nostra esistenza. Non voglio cancellare nulla nella mia vita, né in quella degli altri, ma voglio promuovere l'integrazione del passato con il presente, anche se non sempre c'è una linea di coerenza e di continuità. Io amo, cara Eos, come amano tutti, ma la mia felicità non dipende solo da me, ma dalla grazia di Dio. Un bacio, Fabio.

il 25/08/2010 alle 11:09

hai ragione: ogni istante della nostra vita è legato indissolubilmente a quello precedente e a quello successivo e hanno tutti la stessa importanza nella visione ampia della nostra storia personale.Anche il dolore, per quanto ne faremmo volentieri a meno, contribuisce e più della gioia alla nostra crescita ed evoluzione complessiva.
Capire questo è già un passo importante e tu stai contribuendo,e non da ora, a maturare anche in me questa consapevolezza: di questo ti sarò sempre grata, perchè si sta avviando dentro me un processo di pacificazione che non avrei mai creduto possibile.
un abbraccio
eos

il 25/08/2010 alle 12:24

la prima frase s'allunga assertiva poi si comincia a immaginare, a variare, a prospettare il non gradimento... ah dove finisce la fantasia del genere umano? piaciuta a rich

il 26/08/2010 alle 20:05

Il tuo commento mi sembra molto originale. Raramente si ricevono commenti così particolari. Devi essere una bella mente. O no? Un bacio, Fabio.

il 26/08/2010 alle 21:09