PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/06/2010
In principio a passi minuti
ho iniziato per la via del Mondo
dentro l’ego di un fiore reciso
dall’ingenuo fulgore, dal profumo di vita.

Ho sognato con cuore sincero
un risveglio per ogni mattino
poi un aprile rapace,
camuffato dagli alberi in fiore,
ha carpito mia madre.

Quanto sangue d’allora
s’è annacquato di lacrime amare
quante vite tradite
dalla mela proibita
ed il Mondo s’è infranto.

Mistero eccoti!

Carbone e diamante!

Dannazione e consolazione!

Che smorzi la fioca luce della notte,
che prendi chi t’invoca o si nasconde
l’impavido e l’imbelle,
il ricco e l’indigente
e schianti con il dubbio disperato
il credo millantato
dinnanzi all’ultimo futuro non svelato.

Ma non per te
Lazzaro di Betania
sgravato quattro giorni
dai ceppi delle ossa e della carne.

Tu, illuminato dall’abisso
serbane solo per te la conoscenza
lasciala per noi pura vertigine ignota
culla di ogni sogno
che attende il sopraggiungere del giorno.
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m'ha impressionato lo slancio, il ritmo che prende da "Mistero eccoti!" in poi, ritmo che ho apprezzato molto perchè la pesia è anche suono. Un saluto da rich

il 29/06/2010 alle 11:06

la poesia, pardon

il 29/06/2010 alle 11:07

cosa c'è oltre la morte? la domanda delle domande, il mistero del mistero, l'angoscia delle angoscie.
Il problema,seondo me, non è solo se ci sia qualcosa ma cosa, in che forma la vita continua, saremo sempre noi, riconoscibili o si perde ogni identità. Quando muore una persona cara, la domanda diventa ancora più urgente e la mente si inabissa nella ricerca di una risposta che non è mai definitiva.
Mi sembra di capire che hai una visione serena dell'oltre perchè altrimenti avresti detto "il sopraggiungere del buio o della notte", invece dici "giorno" come inizio di una nuova vita, comunque luminosa.
Personalmente spero che conserviamo la nostra identità, che possiamo così riconoscerci e riconoscere le persone care.
bella la tua poesia.
un abbraccio
eos

il 29/06/2010 alle 12:48

Ho sognato con cuore sincero
un risveglio per ogni mattino
poi un aprile rapace,
camuffato dagli alberi in fiore,
ha carpito mia madre...
Caro Sancho, capisco il tuo dolore, ma sappi che i nostri cari non ci hanno mai abbandonato.
E tu da un'anima pura, vedrai che quella luce sarà sempre con te, culla di ogni sogno che attende il nuovo giorno.
Con affetto.
Dora

il 29/06/2010 alle 18:45

mio caro sancho, la tua poesia mi fa pensare dandomi una emozione forte,cosa ci sarà dopo cerco di immaginarlo con la mia fantasia e cioè sarà un dolce incontro con le persone care a cui abbiamo voluto bene in questa vita. con tanta serenità e amore.
dolce notte.
Marygiò

il 29/06/2010 alle 21:55

parti da un elemento biografico per lanciarti in considerazioni filosofiche vecchie quanto l'uomo..il dolore stesso per la madre morta nel pieno della tua giovinezza, quel dolore che ti ha reso il sangue amaro ma ha anche arricchito ( carbone e diamante, il mistero) la tua anima, alla fine la splendida e commovente chiusa, perfettamente laica e profondamente umana, per me( lasciala per noi la vertigine del giorno, culla di ogni sogno, che attende il sopraggiungere del giorno) c'è tutta la forza e il coraggio dell'uomo che accetta coraggioso il suo destino...veramente bella sancho

il 30/06/2010 alle 21:46