Quel fuoco che se usato male andrebbe spento,se usato bene andrebbe alimentato.
BRAVO
Elisabetta
Grazie, Beety.
La parola Pitagora alcuni la fanno derivare dal composito Pùr - Agorà che significa "Fuoco in Piazza". Con ciò volendo riferirsi al fatto che la conoscenza della parte più profonda dell'uomo (essenza, anima, spirito,..) veniva dal Pensatore svelata ai più (la piazza, appunto).
Sicchè il Filosofo di Samo, Sacerdote Egizio trasmigrato nella parte della Grecia (Graecia) che per Lui divenne Magna (Grande), sarebbe stato il vero Iniziatore, divulgatore della Scienza Sacra.
Di Lui, è noto, si diceva: Autòs Efa, Ipse Dixit, Lo ha detto Lui e qeul che diceva non poteva (non doveva) essere commentato, contestato, contraddetto perchè costituiva una verità.
Ecco io perchè di questo haiku in quanto dico (penso di dire) l'essenziale con poche sillabe.
grazie.
N.
Cara Ily, ti ringrazio per il commento sempre garbato.
In effetti occorrerebbe alimentare questo pùr che è in ognuno di noi e che il saggio Pitagora per primo manifestò in Occidente secondo una Tradizione che. per alcuni, versi, prosegue anche oggi.
Non sono nella mia città e vi ritornerò domenica. Per quella data o per il giorno successivo mi permetterò di indicare gli Autori e i lavori dai quali si desume come e perchè Pitagora su l'iniziatore del pensiero filosofico occidentale. A memoria: l'Antiseri nel suo manuale di filosofia d uso dei licei, il primo volume, ovviamente.
Grazie.
Ernesto
...si nemo, credo proprio che ci siano formule magiche nelle tue poesie...profondi significati che non possono lasciare indifferente chi legge...figuriamoci per chi "ti vive"...
...in te "arde" il desiderio di sapere...di conoscere la verità...
...baci...simy
Haiku sapienziale, forse non classico in quanto quasi dogmatico, per lo spirito che scava nel profondo, ma sicuramente efficace e bello come messaggio, in linea con i tuoi.
Ciao!
Axel
Il fuoco che arde nel nostro cuore è nettare per i buoni sentimenti mi piace molto il tuo modo di esprimerti complimenti, ester
Cerco di trasmettere nelle mie poesie i desideri e i sogni. Le verità, come sono solito dire, sono soggettive.
Se le mie parole possono suscitare un interesse, uno stimolo a una ricerca interiore, ben vengano.
Grazie.
N.
Grazie per il "sapienziale"; questo haiku è in relazione con l'altro.
Sai che mi professo, nel mio piccolo, un pitagorico ... praticante.
E sai che Pitagora, tra i suoi detti, affermava che : "Come la verità, anche l'errore ha i suoi seguaci".
Quindi, se si scopre il fuoco interiore, se qualcuno ti aiuta a farlo manifestare, anche il rito....
Viceversa, se non tiri fuori un bel niente, cadi nell'errore e anche il rito........
Grazie.
N.
Grazie Ester. Mi auguro che quello che legga ti possa fare del bene.
Volutamente non ho commentato una tua popesia molto dura e vera.
Sappi, però, che in cuor mio ho apprezzato il gesto e spero che questo tuo manifestare un problema ti aiuti a superarlo.
Un forte abbraccio
Ernesto
Per chi, non volendo incorrere in errori, ma ritenga doveroso trovare una piccola conferma alle mie idee, vada al sito: www.culturanuova.net/filosofia/pitagora/php
Nella prima pagina, troverà la conferma nota ai più, che la frase dell'Ipse dixit è attribuita con riferimento a Pitagora.
Già Giamblico, nel suo De Vita Pytagorae, ne faceva cenno.
Poi, basta prendere in mano un qualunque manuale di filosofia per i licei (citavo Antiseri perchè è uno dei più autorevoli) e si troverà questa semplice conferma. Nota, inoltre, agli studiosi esoterici di tutto il mondo!
Come pure, si sa, che allievo di Pitagora fu Socrate, di questi Platone e infine, di quest'ultimo, Aristotele. Sul punto si veda anche G. Fassò, Storia della Filosofia del Diritto, Vol. I, Laterza, Bari,2001.
Mi fermo qui.
Non mi dilungo in polemiche sterili e sciocche.
Ero e sono abbastanza conscio delle mie poche conoscenbze ma non mi metto a dare giudizi in materia delle quali potrei essere considerato un "curiosus" o un "cultore della materia".
Grazie a tutti per la pazienza.
Ernesto