e se poi venisse a piovere? se oltre ai taccuini chiusi finisse pure l'inchiostro e la miscela della vespa che si resta sul picco d'una collina a strapiombo sul mare in un'isola greca dove a parte la recessione c'e' il mare sempre bellissimo e per inciso ci siamo dimenticati entrambi di spegnere la luce ma e' in momenti come questi momenti appunto momenti frangenti che ci si ritrova a fare le scelte essenziali di tutta una vita tipo il taglio dei capelli il taglio delle vene il taglio ebbasta quindi dicevo ecco che ci circondano le molecole d'azoto e noi cominciamo a sentire freddo il limbo e' tiepido l'inferno e' caldo allora questo sarebbe il paradiso ma no dai e' sempre la vecchia terra un angolo di vetro dove ci specchiamo e urtiamo e facciamo tintinnare tutto. non credi?
o credo che quando tutto tintinna alla fine poi ci si accorge di qualcosa, anche se poi l'istante dopo non ci si ricorda di cosa ed alla fine le verità quelle vere non si colgono mai e sfugguno sempre. e allora, dico io, tanto vale starsene a strapiombo sul mare o in qualche anglo di questa vecchia terra e lasciare che la mente sublimi come quando ci si guarda troppo negli occhi e si crede, sì, ancora una volta, di aver capito, ma è solo il sangue che rimbalza. ma in ultima analisi tu cosa hai capito?