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Pubblicata il 20/05/2010
avevo allora uno stomaco di gomma
e il vino della gioia,
ignaro di piaceri carsici,
ci rimbalzava sopra senza dolore.
non frequentavo i termopolii giusti,
al campari mescevo le lacrime
che sapevano d'oceano.
amici con la cistifellea imbizzarrita
invano mi strillavano, dalla sponda brulla
delle loro gole rotte a ogni aguardiente
che dopo il vino novello
un tiepido inganno mi sarei stretto al collo
fiocco di luce a gennaio.
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Il signore qui sopra ti ha fatto un gran complimento, O' bbie... E comunque quella del Campari mi fa un'invidia bestìale...

il 20/05/2010 alle 17:55

vabbè, dalla regia mi suggeriscono che il tuo sia un complimento, quindi ringrazio! però dài, ho scritto poèzye molto più idiote di questa. un giro nell'archivio per credere...

il 20/05/2010 alle 20:31

O' bbie? cool, très irlandais!
ti fa invidia *pecchè* vorresti averla scritta tu, o *pecchè* ci avresti [pron.: ciavresti] una gran voglia di sdraiarti un Kump Aree?

il 20/05/2010 alle 20:32

Both.

il 20/05/2010 alle 21:43

no, ma in realtà hai ragione. dico sul serio, questa è un'analisi buona e tutto sommato posso farla mia.

il 20/05/2010 alle 23:23