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Pubblicata il 18/05/2010
L' addio alla stazione non lo scorderò
" Mi sento al buio " dicesti
Lou ti alzò il bavero
ti strinse le mani gelate
ti avvolse il vapore del treno
Poi fu notte, oppio, solitudine
fu follia
era lei il tuo Superuomo
solo lei
mio amato Fritz
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Ogni verso è un fotogramma di una storia che vede tra i due protagonisti un Amore assoluto, forte come la disperazione e indiscreto come la solitudine. Un saluto, Fabio.

il 18/05/2010 alle 09:25

di retrò ha quel tanto che non stride col moderno di fondo dello stile, potrebbe essere qualunque angolo del mondo, Lou e Fritz dimentichi del resto e indimenticabili

il 18/05/2010 alle 09:56

è una storia veramente tragica, forse come tutti i grandi amori man....grazie e un saluto anche a te

il 18/05/2010 alle 10:05

grazie Rich, anche a nome di Lou e Fritz...ciao

il 18/05/2010 alle 10:08

e senza Lou calò davvero la notte!
mi piace che "entri" nell'anima di Fritz con tanto affetto e ,al di là delle conoscenze solastiche, mi fai entrare in contatto empatico con Nietzsche.
Mi piacerebbe che continuassi a farlo: non ho mai amato molto questo filosofo( forse perchè a scuola si finisce per assorbire il punto di vista del professore) ma attraverso te mi sto ricredendo.
un abbraccio eos

il 18/05/2010 alle 10:45

grande filosofo a-sistematico e per questo non compreso, grandissimo poeta per me( Idilli di Messina e lo stesso Zarathustra ) e soprattutto l'ultima figura tragica dell' Occidente, un destino, lui che amava tanto la tragedia greca...grazie Eos, ti abbraccio

il 18/05/2010 alle 11:28

fotogrammi incisi sulla pietra, ogni singolo verso,
con quel superuomo che non era altro che umano... troppo umano un'altra volta...
Splendida!
Un abbraccio
Ax

il 18/05/2010 alle 15:12

grazie ax, troppo umano è vero...un abbraccio

il 18/05/2010 alle 15:34