Siamo tutti un pò balocchi chi per una cosa e chi per un'altra non puoi capire quanto mi sono rispecchiata dentro questa tua.
Bacio
Elisabetta
Certo. Ognuno può sentirsi un balocco, un giocattolo per un altro.
Ma nella mia poesia si parla di un passato e di un presente. Per il futuroi, la risposta è sempre qui, nel sito.
Uno stato d'animo passeggero, racchiuso in un breve componimento che, come un soffio, pasa e va.
Grazie.
N.
Certo. Ognuno può sentirsi un balocco, un giocattolo per un altro.
Ma nella mia poesia si parla di un passato e di un presente. Per il futuroi, la risposta è sempre qui, nel sito.
Uno stato d'animo passeggero, racchiuso in un breve componimento che, come un soffio, passa e va.
Grazie.
N.
T'immagino col triste viso d'un gioccatolo accantonato...
in attesa d'esser ripreso per nuovi giochi!
;-)
M'
Efficacissima immagine
Mi lo auguro vivamente.
Il giocattolo è nato per far ridere.
Il che significa che tutto dipende da chi lo manipola.
Un ruolo momentaneo nel quale ci si immerge con la consapevolezza d'ogni cosa.
Aspetto.....................
Grazie.
N.
...carissimo, visto che le tue poesie sono quasi sempre concatenate una con l'altra, questa è la prova evidente di ciò che ti ho scritto su Graal...c'è qualcosa che "non ti quadra" e ti fa soffrire più della "assenza/solitudine"...
...questo tuo Balocco è molto bella, ha un suo fascino particolare...ma ci sento l'essenza del tuo "dubbio" che ti sta facendo soffrire in maniera diversa...cmq io non faccio testo, sono solo sensazioni...forse troppo soggettive...e ti chiedo scusa...
...baci...simy
Certo.
Dubito, cogito, ergo sum, diceva Cartesio.
Il dubbio d'essere un giocattolo rotto e di essere stato gettato; il dubbio di non essere stato un gico; il dubbio di non essere amato; il dubbio di non aver saputo amare; il dubbio di aver amato male; .....
Questa, infatti, è stata la prima delle tre poesie di oggi. L'invio lo si vede dall'ordine decrescente.
Hai, quindi, perfettamente ragione.
E da bravo gioco/giocattolo aspetto di giocare ancora. Ma non con i sentimenti o col cuore.
Ma di ridere e scherzare nell'eterna storia d'un amore infinito e unico.
Grazie.
E.
E sperando che si realizzino.
Così dando un sorriso a chi si ama, divenendo balocco nelle mani di bimba felice.
Così sortendo a una funzione mai sopita, appunto, di essere utile a chi soffre, portando forza e gioia.
E sentirsi infranti non per essere stati buttati via ma per non aver sortito lo scopo per cui Qualcuno ti aveva posto lì in un momento della vita.
Il "mai sepolti" è un segno di vitalità.
Grazie, Luigi, per avermi dato la possibilità di ulteriormente chiarirmi in questa mia poesia che afferma la vita e la forza del giocattolo e di chi lo possiede.
Ernesto