di dio hanno messo a tacere il sesso...e dunque...l'diozia permane imperforata e il Viagra è...celeste ....però, almeno, le poesie che(s)vota le sfiora...speriamo che ne delibi il nettare anche....ma ho accigliati dubbi....che possa intravvedere Dioniso nel tuo crucco o perfino Noè (ancora una finis orbis terrarum)....e nella tua Portland una città gemellata a una, forse non tua, Bologna...
p.s.: un giretto alla Powell's me lo rifarei....ovviamente sobrio....(in che bookshelf o stall trovo un Castorius editio princeps ?)
p.p.s.: al terzo verso...il 'tu' è l' 'istituto' montaliano come nella prima di Satura? E al quinto l'indicativo è (ca)storico? Piccole curiosità....sul Maestro, ovviamente, absunt dubia....
il tu... mah, è una personcina, il tu. chissà. non è più di tanto indeterminato. l'indicativo, gnàh. il tu a cui Io parla (casomai bisognerebbe chiedersi chi è Io) si suppone stregato da quelle robacce, usualmente. ergo indicativo, nella mia povera consecutio.
gli Indian Jewelry usano il Viagra sillabico. dovrei provarlo anch'io. o scriverci una peòszijah.
pecchè Bulàghnya forse non è mia?
la mia edizzio princhieps al giorno in cui gli editori capiranno qualcosa e la poèzzya itaghlyana non sarà in mano a bigotti, ducetti e furfanti.
indiani JEWELRY? Dove sono, in una riserva di Tiffany o Bulgari?
Pel resto mi adeguo a ciò che detta il Maestro...
Nicky(se riesco a uscire dal sacchetto dei cereali....)
io non merito nomea di Maestro, gl'Indian Jewelry sono un duo psych-rock (sic).
sick-rock?
sic-rock?