PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/10/2009
Fuggire
per non pensare …
Ma fuggire poi da cosa
Se non da me stesso
dalle mie colpe
dalle mie frustrazioni.
E’ il vuoto
assoluto
incondizionato
impressiona questa foto
che i miei occhi
non osano ansimare
come un tempo
come allora.
Muore dentro
qualcosa che mi sfugge
come essenza da carpire
a fondo
pronta a mutare ogni cosa
per non mutarne alcuna.
Somma punizione
ad ogni mio peccato compiuto.
Fuggire per redimersi
o per futile paura
codardo io
d’affrontare il mio destino
a muso duro
e fronte china
mi solleva
nel mentre, t’allontani dal mio sguardo.
In fondo ai miei orizzonti
sei bellissima
più di quanto abbia capito mai
ma più non m’appartieni.
Piango lacrime di sangue
che nessuno asciugherà.
Non voglio!
Vestibolo alterato dal ricordo
dalla compassione
che infetta le mie cospirazioni
le mie aspirazioni
ed ogni mio intento.
Bramo le tue labbra, ancora
muoio di te adesso
e tu muori di me
più sola della luna
corrucciata dalla dannazione eterna
d’esser posseduta
da una notte cui rinnega ogni perdono.
E io, ancor di te mi nutro
come linfa
da cui sorge vitale disperazione.
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una fuga , per poi ritornare sempre da se stessi, dove si può trovare il coraggio di vivere e di fantasticare ancora altre fughe
ben trovato ,luca
un abbraccio
lilli

il 23/10/2009 alle 17:02

Ben trovata a te amica mia...
GRazie di cuore pe il cmmento.
Un abbraccio

il 24/10/2009 alle 14:23

chissà perché, sono colpito piacevolmente sempre verso la fine ????
ciao Carlo

il 26/10/2009 alle 14:04

Meglio tardi che mai...
Grazie, come sempre.
Un abbraccio...

il 28/10/2009 alle 21:20

E' difficile fuggire dai sentimenti perchè sono dentro di noi e ci iseguono ovunque andiamo.Bravissimo!!!!!Come sempre.Un abbraccio.T

il 03/11/2009 alle 14:29

Concordo pienamente amica mia, a volte nella vita ci si trova a fare i conti con condizioni che sfuggono alla nostra compresnione, alla nostra lucida interpretazione ed in questi casi sfocia vigoroso ed incontrollabile il desiderio di sfuggirne, di staccarsi da un mondo che ci inquieta del quale, evidentemente, si è consci di non poter fare a comunque meno...
A volte vi è la necessita che tutto cambi affinchè tutto rimanga invariato...
GRazie di cuore del commento.
Un abbraccio...

il 07/11/2009 alle 03:18

non hai capito l'antifona, uffi uffi
ciao Carlo stravagante

il 15/11/2009 alle 23:26

Le tue antifone le capisco sin troppo bene amico mio...
Era solo un tentativo di renderle leggermente più ermetiche :)
Un abbraccio!

il 16/11/2009 alle 11:44

Mai lo avrei immaginato, mio amico, mai...
La vita però, a volte si mostra spietata ed impietosa più di quanto(pur abbondantemente) prventivato...

E' la stanchezza che ci rende fragili...
E' il dolore che ci rende umani...
Son diretto è vero!
E' un periodo così, come forse avrai imamginato, ma tant'è... assimilo le sensazioni che scolorano la mia mente, le interpreto, le subisco e forse anche grazie alla poesia, le metabolizzo...

GRazie dello splendido passaggio...
Con immensa stima.
Luca

il 27/11/2009 alle 15:30