PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/10/2009
Parlo di ragazze come all'esile luna,
ripida come un primo stipendio,
aderente spot in merletto rag-time

spensierata come uno sparo o palpitante di gomma
- poiché niente dice l'amore se non dei nemici caduti -

nella lingua segreta delle ossa, per te straniero,
stand-in platinato su ottovolanti d'acqua:

ripenso al cinema,
alla differenza fra emorragie ed acquerelli,
grido di guerra del panorama.
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Ecco io sono come lo straniero che cerca di capire te (ma non solo te) che parli in una lingua cifrata di ragazze e, anche se da un p.d.v. illune, tento di afferrare la differenza tra realtà di carne, sangue e ossa e idillio, così lunescamente variabili e, almeno apparentemente, inseparabili nell’interiorità delle donne, tali e quali le sfumature di una Farbenkugel….chissà se ci riuscirò mai….that’s THE QUEST

il 10/10/2009 alle 21:50

'There is no novel within the novel.'
Sostituisci con 'poetry': è uguale :)

il 10/10/2009 alle 22:17

Eh, caro il mio Mantor... si fa quel che si può (tranne per il fatto che io ripida non mi ci sento un granché....). Merito delle mie regressioni.

il 11/10/2009 alle 11:33

Stupenda!
smack
liz

il 11/10/2009 alle 20:27

Grazie cara.
L'incoraggiamento femminile mi mancava.
Ya!

il 11/10/2009 alle 21:28

la differenza fra emorragie e acquerelli potrebbe esser sconosciuta a certo action painting estremo... e poi è una cosa che solo tu potevi scrivere. sontuosa.

il 12/10/2009 alle 23:55