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Pubblicata il 05/08/2009
Sabbia dorata
scioglie un uomo tra le dita,
fredda e bruna stanotte
illumina la luna.
Nell'aria un rintocco
quasi sordo
di una campana.
Un faro bianco
dona luce alla notte,
erge la sua colonna
immensa
e imponente verso il cielo.
Dall'apice
svetta superba
la statua della Vittoria.
L'odore del sale,
il rumore delle onde
giunge all'udito dell'uomo
poi dolcemente
nell'aria si diffonde.
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Jul

Tutti,nella vita, hanno un faro da seguire, la statua della Vittoria si erige altrove.
Un bacio,
Jul

il 05/08/2009 alle 17:13

Hai fatto una poesia sul Faro della Vittoria di Trieste... monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Complimenti Quiara, complimenti. In cima la statua dell'angelo alato. Mi hai commossso. Ops mi è scappata una esse in più (vuol dire che mi son commosso tanto)
Grazie
Fabio

il 05/08/2009 alle 19:11

sì, davvero molto bella , brava

il 05/08/2009 alle 20:09

dolcissima quiara,complimenti sei unica.walter

il 05/08/2009 alle 21:13

io ci sento una profonda sensualità. Se fossi donna credo che la mia parte femminile vibrerebbe di fronte a quel faro che si erge e a quella sabbia che si scioglie fra le dita dell'uomo.
Quanto mistero si può nascondere nelle metafore....
Piace molto anche alla mia parte maschile, però.
Con stima
Nicky

il 06/08/2009 alle 00:48

Mi piace molto "il percorso" del rumore delle onde
".......
giunge all'udito dell'uomo
poi dolcemente
nell'aria si diffonde"
Molto bella.
ennio

il 06/08/2009 alle 14:13