PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/05/2009
Al volo
riprendo
l'idea di me
straniera
in terra
sconosciuta.
Sia per poco,
sia per molto,
non comprendo
quale animo
mi alberga,
ché della straniera
ho gli occhi tristi
e una pesantezza
sulle spalle
da viandante.
Ho smarrito
la strada
e forse è bene
che mi sieda
a mirare il cielo
e liberare i ricordi
che non mi danno
pace.
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Una poesia in cui facilmente ci si immedesima: è facile perdere la strada, è umano fermarsi e metabolizzare i ricordi.
Essere straniera non significa solo avere gli occhi tristi ma anche avere una opportunità di strade nuove...
Brava Paula : una poesia che mi ha fatto pensare!
Gilella

il 01/05/2009 alle 13:35

Quando ci si trova immersi in questi stati d'animo,è un dovere verso se stessi fermarsi ed attendere....., ma sempre lasciando filtrare un filo di speranza, che faccia rialzare le spalle ricurve e illumini gli occhi tristi.
Un caro saluto
Plotina

il 01/05/2009 alle 15:17

Semplice e significativa. E' stato piacevole leggerla. Un caro saluto. Giorgio

il 02/05/2009 alle 07:01

Ciao Gilella.
Grazie del tuo bel commento centrato...
Un caro saluto,
Pau

il 02/05/2009 alle 17:03

E' proprio così Plotina...
Mai perdere la speranza!
Un caro saluto,
Pau

il 02/05/2009 alle 17:04

E per me è stato un piacere il tuo passaggio.
Un abbraccio,
Pau

il 02/05/2009 alle 17:04

Crisi leggera, crisi pesantuccia o crisi nerissima?

il 05/05/2009 alle 13:27

Mah... ogni tanto bisogna anche attraversare le crisi pensanti.
Nerissima? Non direi... mi son sempre rialzata dopo ogni caduta!
Ma ora siamo da poco entrati nel mese di "Maggio"... ;-)
Grazie del tuo passaggio.
Un abbraccio,
Pau

il 05/05/2009 alle 16:49

Ed io ne sono felice...!
:-)
Un caro saluto,
Pau

il 28/02/2011 alle 18:32