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Pubblicata il 19/02/2009
Ho sempre in mente
quel tua venire altalenante
si, la prima volta con il viso sorridente
e le mani a coprire proprio niente.

Il primo storico ritardo
il tuo scusarti così beffardo
mentre al telefono eri nelle scale
e nel frattempo ti stavi a preparare,
ed io in piazza..ad aspettare…

Una gamba che si accavalla alla mia
Mi attanaglia la sorpresa che non mi fa andare via!
Sorrido, e mi chiedo cosa c’è..
ogni fiato, ogni posa, ogni alito accanto a te.

Dovrei andar via quando mi dici “rimani”!
Sento che lenta, mi tormenti le mani.

Notte fata in cui si sprecano baci
pensieri forti, dita audaci.
ascolti schiocchi
di carezze, e d’amore i rintocchi.

Ti vedo incantevole, raggianti occhi
capelli che cascano, a fiocchi
nessuna ragione, nessun perché
iniziava il sogno, mi stringevo forte a te!

Ci penso ancora, occhi lucidi di pianto
ogni sera, inquieto mi addormento
con la mente ormai senza difesa
Quanto deliziosa è stata quell’attesa.
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Anche te leggo per la prima volta bhe devo dire che state superando i maestri , bravo sebastiano una poesie con uno stile lungometraggio molto sottile però.
continua cosi
voto 5

il 19/02/2009 alle 19:29

Troppo buono davvero Inxsex; i maestri rimangono tali e sopratutto grande fonte di ispirazione per chi, some me, ama la poesia per la versatilità con cui fa esprimere e zampillare sensazioni che altrimenti rimarrero tali, atone.
Grazie del 5 :)

il 19/02/2009 alle 20:01

Questo è vero, ma adesso che sei uno scrittore , devi tu riuscire a trasmettere quello che hai percepito da altri, ricordà non c'è dono più bello di riuscir a far emozionare le persone, perchè tramite le tue sensazioni possono vivere storie che gli appartengono

il 19/02/2009 alle 20:07

E' splendidamente vero...

il 16/03/2009 alle 22:28