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Pubblicata il 12/02/2009
Rileggo le tue lettere,
cerco di non esser triste,
ci provo.

Scrivi parole che vorrei ora,
parole sospese,
nel nostro mondo.

Il tempo si è fermato,
momenti rubati,
di felicità.

Io rimango,
indugio ancora,
con la mente.

Mi stendo la sera,
su una spiaggia di ciottoli,
ascoltando le cicale.

Sorseggio un caffè,
appoggiato alla veranda,
ascolto le onde lievi.

L'acqua calda sulfurea,
mi accarezza ancora,
sento la tua presenza.

Passeggio sulla spiaggia,
seguendo le tue orme,
ancora nitide vive.

Mi prende la nostalgia,
e non mi bastan i ricordi,
per smettere di soffrire.
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A Mary
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Bellissima questa tua poesia, ed è la più lunga che io ricordi.
Mi fa piacere notare che ti stai aprendo un poco e che, pian piano, vai avanti.
Un caro saluto
helan

il 12/02/2009 alle 19:22

Ciao...ti rileggo dopo tanti anni...sempre un piacere.

il 13/02/2009 alle 17:46