PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/11/2008
Hanno gelide voci
i profeti dell’efficienza
impegnati ad inseguire utili
a mascherare sconfitte
e i rantoli degli appetiti
mai del tutto compressi.
Il lavoro silenzioso
di masse informe di mani
tenute in vita quanto basta
sono la ricchezza della Casta.
Se percorri le strade periferiche
incontri la solidarietà della gente
che con te condivide pure i sogni.
Dentro i vetri a specchio
dove abita il potere
la competizione è la regola
e l’egoismo e la solitudine
indossano un trucco pesante.
Ma se oltrepassi i cancelli del potere
non ascoltare le voci
dai bassifondi dei palazzi.
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Estremamente profonda e attuale!

Credo che chi oltrepassi i cancelli
se consapevole di ciò che sta fuori
e di quel che troverà dentro, non
avrà problemi d'udito,e nemmeno
faticherà a guardarsi allo specchio

Smack
liz

il 18/11/2008 alle 18:08
Jul

Si Fabio, si tratta di falsi profeti e purtroppo dirigono il nostro vivere quotidiano, ma i sogni no, quelli non possono strapparceli.
Un caro saluto, Giulia

il 18/11/2008 alle 18:57

Ciao, Liz. La considerazione da te sollevata, rileva una eccessiva sicurezza, a mio avviso. Sono concorde con te che la libertà è un grandissimo bene, ma il problema non è il guardarsi allo specchio, ma osservare cosa lo specchio riflette. Se abbiamo l'interesse di non perdere il contatto con la gente, se non vogliamo imporre il nostro pensiero e le nostre scelte sugli altri, ma condividerle, attraverso il dialogo ed il rispetto, se crediamo nel potere della ragione e non nel potere del nostro ruolo sociale, o familiare, non varcheremo mai quei cancelli, perchè il potere è illusorio, perchè il vero potere sta nell'umiltà e nella dedizione agli altri. Un bacio, Fabio.

il 18/11/2008 alle 19:11

Grazie, Giulia. Ciascuno possiede i sogni che merita. Un bacio, Fabio.

il 18/11/2008 alle 19:12

Molto bella, complimenti. I "paria" non indossano maschere, hanno il cuore puro e sono ancora capaci di sognare. Ciao. Marcello.

il 18/11/2008 alle 20:54

Grazie, Marcello. Buona serata. Fabio.

il 18/11/2008 alle 21:28

bella, efficace e di grande attualità...cari saluti Fabio.

il 18/11/2008 alle 21:35

La poesia civile è la più difficile, complimenti. Ciao

il 18/11/2008 alle 22:18

Già, di grande attualità dal momento che di lavoro si muore ... Un affettuoso saluto a te, Anna. Fabio.

il 18/11/2008 alle 22:47

Forse perchè le composizioni sociali hanno un coinvolgimento emotivo minore. Grazie del tuo commento. Ciao, Fabio.

il 18/11/2008 alle 22:51

Buona lettura. Fabio.

il 18/11/2008 alle 23:23

hai ragione ,vorrei scriverti tante cose ....ma penso che tu l'abbia descritto molto bene in questa tua poesia ...
un abbraccio
lia );

il 19/11/2008 alle 04:11

Non rinunciare a scrivere Lia, anche se pensi di scrivere cose conosciute, o scontate, scrivi ugualmente. La scrittura libera l'animo. Un bacio, Fabio.

il 19/11/2008 alle 07:17

trovo anche io che sia una concentrazione di amarezza nel volgerci gli occhi intorno, ben espressa ma un tantino lontana dal chiamarsi poesia
al mio piacere di averti letto per la prima volta

il 19/11/2008 alle 08:12

Lieto di aver letto le tue parole. Spero che si sarà una seconda volta, una terza, una quarta, una ... Buona giornata, Fabio.

il 19/11/2008 alle 08:46

Carissimo Fabio
scusa se sono una precisina, ma è la tua risposta a rivelare una eccessiva sicurezza. Il mio commento- ma forse non lo hai notato, cominciava con un "Credo" ovvero "penso", ed il mio pensiero è basato fatalmente sull'empirismo. Quindi le tue parole d risposta, piuttosto scontate e buoniste, sembrano + un monologo fine a se stesso, che allontana perchè non dialogico.

Un abbraccio
liz

il 19/11/2008 alle 09:00

Se chi ci governa, oltre a indossare giacca e cravatta ostentando i segni del potere, si ricordasse che conta più il potere dei segni( ne è prova il fatto che personaggi ai nostri occhi insignificanti hanno fatto grande l'umanità) darebbe prova di servizio, per il bene comune della società, che trova nel diritto naturale la sua radice più profonda.
Agostino.

il 19/11/2008 alle 09:02

Carissima, Liz, perdonami. Anche io sono un precisino. Tuttavia se parliamo di realtà empiriche, basate dunque su fondamenta concrete e non su presupposti teorici, quando si tratta di vita, ovvero quando ci sono in gioco emozioni, sogni, sentimenti, pensieri, mi sembra azzardato parlare di empirismo che invece tratta di realtà puramente scientifiche. Per rispondere al tuo "buonista" probabilmente per te lo sono. Forse per San Francesco non lo sarei. Credo che dipende dalla mentalità di chi ci giudica. Anche in questo caso come vedi non si può applicare il metodo empirico. Non trovi invece quanto tutto sia soggettivo? Un abbraccio, sanza Smack? No! Un abbraccio con lo Smack! Anche se usiamo un linguaggio diverso, voglio continuare a esserti amico. Fabio.

il 19/11/2008 alle 10:25

Nella società dell'immagine si sono smarriti i veri valori. Ciao, Fabio.

il 19/11/2008 alle 10:28

L'abbraccio è più intimo di uno smack virtuale; non credi? ;-)

Per il resto ti ho scritto privatamente così potremo conoscerci meglio, vorrei approfondire il tuo buonismo

smack
liz

il 19/11/2008 alle 11:59

tutto ciò che non va donato va perduto. Proverbio indiano.
SPesso è quando le persone hanno poco che condividono di più, perchè sanno cosa significa non avere, mentre chi non lo sa è il più egoista. Molto bella.

il 19/11/2008 alle 17:29

Non conoscevo il proverbio indiano, ma quello che hai detto successivamente è molto bello e lo condivido pienamente, in quanto è frutto della mia esperienza personale di vita. Ciao, Elaine. Fabio.

il 19/11/2008 alle 20:13

Ciò che tu hai detto potremmo tradurlo con il fordismo ed il keynesismo. Come non essere d'accordo? Infondo l'equilibrio è la cosa che garantirebbe la pace e la giustizia sociale. Ma quei tempi sembrano lontani ... purtroppo! Ciao, Discri. Fabio.

il 19/11/2008 alle 20:18