PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/11/2008
io quando non mi addormento penso
a un sacco di cose
da piccolo speravo che se pensavo tanto a una cosa poi l’avrei anche sognata
e così mi concentravo su qualche femmina
non sapevo bene perchè ma ci pensavo intensamente,
e ci pensavo così tanto che diventava
impossibile addormentarsi.
e così finiva che ti addormentavi distrutto
stremato dalla tua logorroica battaglia mentale
e finivi in qualche altro sogno che avevi già fatto
pieno di scale, prati gialli, spigoli, scatole, palloni sgonfi, grilli, porte, triangoli, scarpe e altre cose noiose
e mica potevi spiegarglielo che tu avevi ordinato tutta un’altra faccenda.

insomma
stavo cercando di fregare i miei sogni
cioè volevo convincerli che io ero bell’e che pronto
che bastava attaccare il cinema e fare silenzio
ma quelli lo sapevano che mi mancavano i files essenziali
e dicevano: noi qui il programma non possiamo farlo partire.

ero intrappolato
nelle mie stroboscopiche trappole oniriche tra copertoni bucati e gusci svuotati.

ancora oggi a dire il vero non è cambiato granchè:
non mi lasciano mica sognare quello che voglio,
però di notte va meglio
ho superato le mie paure,
conosciuto l’amore
assaporato la poesia
e mi sono immerso nella vita e nel valore dell’onestà e della bontà umana, ma soprattutto
ho visto un sacco di porno.
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E' mia convinzione, caro poeta, che la scala dei valori quando è alterata produce disordine, dentro e fuori di noi e investe tutta la persona umana: corpo, mente e cuore, penetrando nelle radici dell'anima e ramificando l'appiattimento dello spirito. Il dramma è sempre lo stesso: il corpo si vede e si cura, l'anima non si vede, non si tocca, eppure ci sono giorni in cui vorremmo scappare lontano, tanta è aspra la battaglia. Occorre equilibrio. Lo spirito merita cura e attenzione quanto e più del corpo.
Agostino.

il 07/11/2008 alle 09:06