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Pubblicata il 06/03/2004
Porgi a me,
profanata,
la tua purezza e un pianto
vuoto come questo mio pensiero
di sospensione, eterna.

Qualcuno passa.

E’ il signore dei ricordi.

E ti ostini, piangi,
ma non temo più le lacrime,
non c’è dolcezza,
non c’è perdono in me.

Accecata non lo sarò.

Mai più.

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