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Vedi tutte le Poesie lette da ferrix dell'ultima settimana

Pagina aggiornata il: 29/03/2024 15:33:20
My Godot
Pubblicata il 12/07/2004
Oggi non ho sonno e dormirei a vita.
Oggi attendo.
Il Godot della rete.
Oggi penso senza sforzo alcuno.
Oggi attendo.
Che sia l'inizio.
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Da Godot mi aspetto che mi aspetti
Pubblicata il 27/12/2007
Sporadicamente
percepisco
il calore
di un pallido
ingorgo di stelle
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..delicata..come una carezza leggera..

il 27/12/2007 alle 09:27

Meravigliosamente cosmica!

il 27/12/2007 alle 13:18

Aspettando Godot di Beckett è un'opera teatrale meravigliosa, e l'ingorgo di stelle di cui parli nel tuo testo me l' ha fatta rivedere scena per scena, bella poesia! Complimenti! Matteo

il 27/12/2007 alle 14:52

Una percezione stellare che nella sua levità rincuora il cuore.
Un saluto, mati.

il 27/12/2007 alle 23:28

sorprendente cme un sentiero nella via lattea.
anche se per un attimo, vale la pena esserne illuminati.
cri

il 28/12/2007 alle 23:38
Un presente che vive
Pubblicata il 28/03/2024
Immagina un presente che vive e non si avverte
un ruscello che scorre, veloce e aperto
con forza straripa, con passione si muove
ma ignaro resta del suo amore che commuove

non vede il suo valore, né la sua energia
si dà per scontato, in un'apatica armonia
versi e rime si uniscono in un folle abbraccio
sguardi che si intrecciano in un muto impaccio
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Pubblicata il 28/03/2024
Genuflesso, in cheto abbandono, un fremito blandizia la mia coscienza sino ad ergerne pietosa verecondia, il silenzio inerpica spontanea pronunzia e riverbero in luce rinvigorisca savio pianto.
vecchio, nel cor in relegate reminiscenze, ed il volto privo di giovinezza i cui solchi riflessi in vita vissuta, ove l'homo strumento di indiscussa meraviglia.
spenge tristezza, nel rammento dell'amata, nelle cui mani trattenga ricordo , ove tempo m'appare soave bacio e l'andar del giorno meno mesto affiorar...
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Una melodiosa disamina che addolcisce i sensi che la recepiscono! Congratulazioni, amico Gordy! Un abbraccio di complimenti!

il 29/03/2024 alle 10:46

Grazie mille un abbraccio ed un sincero augurio di felice Pasqua

il 29/03/2024 alle 10:58

Questa estemporanea coscienza ambisce riflessioni profonde, sembrano rubate da uno spartito antico di cui l'autore ne fa melodia. Complimenti a go go ,mio caro Gordian.

il 29/03/2024 alle 12:49

Grazie per la bellezza del tuo complimento!!!

il 29/03/2024 alle 13:06
Pubblicata il 28/03/2024
Il tuo sorriso
la sera illumina
dopo la pioggia
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Incantevolmente libero
Pubblicata il 28/03/2024
Spengersi in giubilo redenta anima e volga nell'io in tumulto, ed erranti mete deferir pensier nell'alcova del tempo che fu,
giunga encomiato firmamento di congetture, nel cui canto mai arreso e pur visione del vero, ristorar fiamma che in cor vacilli. sino ad esserne incantevolmente libero.
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Pubblicata il 09/01/2024
A mosca disse ar toro
ammazza quanto magni
poi si te senti male o vedi come piagni
datte na regolata, na punta de decoro

er toro infastidito je rispose
ma pensa ‘n po pe te
da quando mo le mosche so gourmet
ronzate su lo sterco sete le più penose

l’ape benommale vola sulle mimose
der nettare der fiore so golose
c’è sempre quarcheduno che le stuzzica
e lei pe vendicasse poi je pizzica

prepareno sto miele è na delizia
È bono dorce e pure nutriente
mica come ronzate e fate gnente
sartate solo sopra la sugna e la sporcizia

me parli de decoro e de decenza …
te poi, ammazza che coerenza

È vero, er più pulito c’ha la rogna
sfacciata senza ‘n pelo de vergogna
che giudica sto toro quanto magna

te svelo un bel segreto sta a sentire
vado prima de corpo e poi a dormire
adesso è il turno tuo pe andà a mangiare
te lascio non ti voglio disturbare

la mosca tra l’invidia e l’imbarazzo
sul sudiciume fece no svolazzo

na cosa s’è imparata sta bacucca
che a sputa pe l’aria poi te ricasca in bocca
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A dos Patas
Pubblicata il 15/10/2019
Fluye el tiempo lentamente…
mientras el silencio de un día nunca fue tan ruidoso.
busco rumores que no encuentro, para rellenar un vacío que se me quedó atrapado dentro.
un escalofrío me derrumba el corazón,
buscando en mi mente una lógica, una razón
la mente miente para protegerme
quedo paralizado, tonto, inerme
el aire se hace más pesada,
oculto el dolor con una sonrisa, disimulando una mueca histérica
mientras una lagrima se escapa de mi rostro.
como el agua de un hielo bajo el sol nunca volverá ser lo de antes…
el presente se llena de recuerdos.
las manos me tiemblan de miedo, dolor, rabia…
ya pasó y aceptar,
que no hay palabras para describir el dolor.
tus patas me despertaran por todos los días de mi vida
mientras tu no está fiel amiga,
compañera de viaje,
maestra de vida.
hasta que vivo estaré yo, encendido se quedará el recuerdo en mi alma
nada nunca muere hasta que queda viva la memoria en el corazón de quien vive.
te estrañare.
el tío Alessio
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Muy bien, Alessio, me gustò leerte.

il 15/10/2019 alle 16:02

Muchísima Gracias Marco

il 17/10/2019 alle 18:20

Non conosco bene lo spagnolo mi spiace...ma amando moltissimo Federico Garcia ne ho imparato il suono musicale che qui ritrovo

il 19/03/2020 alle 03:31

Grazie mille

il 26/03/2020 alle 17:13
Nei Giardini di Villa Borghese (Crazy in Love)
Pubblicata il 29/03/2017
Rimango, affascinato,
da questa rinascita naturale.
È primavera.
già è tornata l’erba nei prati
e sugli alberi le foglie,
il clima è caldo
e si respira aria nuova.

nel mio breve soggiorno romano,
ho vissuto la vita
di cui sono innamorato.
ho ammirato una Roma diversa,
quella degli angoli nascosti,
dei sottoscala fumosi
di locali di una volta
-quelli che piacciono a me-
e di ragazzi liberi, giovani
e spavaldi, senza paure.

roma, tu sei una scoperta
ogni volta che ti vedo.

sono completo in questo istante,
e lo vivo.

sono tre volte felice,
in questo paradiso splendido.
tra Petrarca e Dandolo
recito parole nella testa
che rimbombano lontane
fin sopra le cupole in festa,
(proprio ora
rintoccano le cinque).

il sole comincia ad accarezzare d’arancio
i tetti e gli obelischi.

l’aria si fa più fresca
e io rimango placido in silenzio
ad ascoltare i tuoi rumori in lontananza.

ho riconosciuto due ragazzi
s’incontrarono tra Circo Massimo
e Ostiense,
nella maestosità romana
cominciarono a toccarsi la mano,
quasi timidi, sconosciuti
e inesperti.

si baciarono la prima volta nel cunicolo
segreto e più angusto,
senza nessuno sguardo su di loro.
ora sono sul muro di cinta,
qui, a Villa Borghese,
s’abbracciano innamorati,
e non si vergognano più.

l’amore in principio è tutto tremore,
si muove impercettibile nei muscoli
e non permette di rimanere immobili.

il sole, ora, sta baciando anche loro,
sono illuminati dalle ultime luci
e brillano,
indisturbati,
nella complice indifferenza degli altri.

mentre loro si tengono la mano,
io sorrido con gli altri:
perché è ancora possibile
essere matti ed essere innamorati.

-saranno forse due sinonimi?-
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Abbacchio o Tacchino?
Pubblicata il 13/03/2017
La legge dell’abbacchio
la guardi negli occhi
ed estrai il batacchio.

nel frattempo dal tavolo accanto
una bolognese si volta d’incanto,
sussurra all’amico
quello mi guarda
io già ho capito.
disse il prof di violino
quella è la legge del tacchino

rimango basito,
anulare libero
e le mostro il dito
t’avevo avvertito!
sorseggiai il vinello;
per una cosi tanto di cappello,
addrizzo la schiena e stiracchio l’uccello.
mi guardò golosa, si toccò il capello.

magari ce casca
organizzo na tresca
je sfodero l’ascia
e l’amico la lascia.
il cuor mio batteva
ma la iella voleva….

eee che te pareva !
il prof in quell’ attimo
a me me guardava, Io guardai la donna
mentre s’aggiustava la sua minigonna.

ma è un gesto divino
er finocchio vicino
viè qui birichino
piacere Corrado Gioacchino.

er tipo se impenna
fraintende e scotenna quel pezzo di carne di renna.

io pensai alla topa, er tipo alla fava
l’uccello la sotto ringhiava
come na lumaca che se rifugiava.
mi chiamo Gioacchino,
corrado, Incalore
insegno violino
faccio il professore
scommetto
lei un imprenditore?

c’è stato un errore
corrado Gioacchino Incalore
ho chiesto verdura al vapore.

io faccio la dieta
du fili di bieta

il resto solo patate
finocchi o recchiette, sono vietate

comunque io vado
arrivederla Corrado.
c'avevo la faccia de un rincoglionito.
se tanto me da tanto
la bolognese manna in bianco.

ma corrado la sa lunga.
dove non batte er sole
gli piace piglia,
l’ ombra.

morale
l’affari propri e mejo fasse
come ‘r Brexit
come le tasse.
perche quando se magna
non se guarda nessuno
ne de bologna
ne de belluno.

sta bolognese una cosa fraintese
dal tavolo vicino
la legge è dell’abbacchio
e no der tacchino
rileggi dall’inizio questa poesia
È la mia provocazione contro l’omofobia!

che tu ami i maschietti gli incerti o le donne,

non c’è bisogno di nessuna rima qui,

in quanto sei la cosa più speciale che esiste!
viva la libertà, viva l' amore!
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