wow scissione petrarchista e ambivalenza,
affascinante...
(la seconda strofe è per caso desunta dalla filosofia di cusano?)
No, niente Cusano, solo l'idea che, nonostante la forza dei nostri sentimenti, anche complessi.. il destino non si puo' superare, neanche volendo intensamente. Grazie. Ciao. Marina
capisco...
no perchè cusano ha utilizzato una metafora simile
(quella del quadrato inscritto nella circonferenza che aumentando i suoi lati non combacierà mai con questa risultanto sempre un poligono anche se di infiniti lati) per rendere sempre un'impossibilità...ma diversa dalla tua...
Quel tondo ostinato è un passaggio originale e di grande effetto per indicare che certe forze, seppure desiderate intensamente, non ci sono concesse, forse per evitarci un dolore che non potremmo sopportare.
Ti abbraccio con affetto
mati
caro pierrot, forse, pensandoci bene, nella mia poesia, il tuo riferimento a Cusano non è sbagliato, anzi, il principio che la ragione dell'uomo coglie Dio in modo incompleto, perchè lo può solo intuire, è calzante ed è espresso nelle domanda del protagonista della poesia che si interroga sui disegni di Dio riferiti al proprio destino di amante infelice. Grazie. Un saluto affettuoso. Marina
... pensi che la mia poesia sia troppo angosciante? Troppo dolore?... forse hai ragione. Un caro saluto. Marina
non mettiamo sempre iddio nl mezzo delle nostre angosce
facciamo un mea culpa.. laico
e guardiamo meglio intorno..
aiutati che dio ti aiuta...
Caro Pirro, nella mia poesia, Dio rappresenta un'entità superiore, qualcosa che non possiamo piegare alla nostra volontà e decide, in questo caso, forse bene o forse no, il nostro destino. Se non è Dio, chiamiamolo "il Caso" opppure la Vita... oppure... un caro saluto. Marina