Nello spazio singolo e rumoroso di un treno
gli occhi hanno luci diverse nel guardare il mondo
rotaie che mangiano il tempo
Dal finestrino un eco di vita e di altre
sparse
come fossero vento
cosi veloci che nel mio sguardo
restano scie di tempo
Qui in questo spazio
la vita
fonde in angolazioni dividibili dello stesso posto
l’apparente non è uguale se non a se stesso
Cosi diverso