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Pubblicata il 09/09/2008
S’affrettano le gemme del ginepro a transumare.
Vermiglie spirali arcobaleno
riflettono ogni singolo raggio di luce
come specchi d’un regno fiabesco.
Ghirlande preziose insaporiscono l’aria di maggio
di dolci tepori ambrati e sconosciuti,
commutano il buio in silenzio sonante
di note sopite, leggiadre.
Imbelle il pendio sbiancato d’avorio
ogni verso adagiato dal vento
che segna di rughe ogni infetto dolore.
Terreo s’eleva possente,
prono al vegliare del tempo
Intimorisce di pietà.
Opache carezze a solcargli la pelle ruvida
flettono il capo alle primule vergini
d’innocenza puerile.
Rosato è il ruscello che guarda al pineto,
nel suo incedere fumante
rimiro frammenti di cielo
spruzzati sul marmo argentato.
Sembra spiarmi
nel mentre ripassa di muschio i miei occhi.
Scorgo ferite nel suo calpestio …
Non di lustro ossigeno brucia
se di timido sole s’impregna le carni.
S’infetta d’odio
sull’eterna rotta tra l’inverno immacolato
e il ricordo d’uno scampolo di pace.
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Jul

Suggestiva immagine tra l'emozione visiva di scampoli di natura miracolata e sentimento umano che ne trasfigura la leggiadra bellezza.
Ciao, Jul

il 09/09/2008 alle 20:33

Disamina perfetta gentile jul...
era proprio questo ke intendevo fare:
fondere rivoli di ruvida natura e lampi d'animo, nudo e crudo, filtrato solo dalle emozioni scaturite da visioni cosi intense.
Grazie mille del commento!

il 09/09/2008 alle 20:59

Note di colori e sentimenti contrastanti si fondono nel suggestivo gioco dei tuoi versi.
Ciao
mati

il 09/09/2008 alle 23:58

Già...questa poesia rappresenta per me la sintesi di un momento particolare...fatto di sensazioni e sentori eterogenei che ripercorrono leggeri le rive dei miei versi.
Mi fa piacere che tu l'abbia apprezzata.
Grazie

il 10/09/2008 alle 08:55

Tutto parte da una frase celebre di Gauguin a Tahiti, una domanda che vuole ripercorrere a ritroso la storia del genere umano per trovare la purezza originaria: da dove veniamo?
«È la spinta a indagare l’origine delle cose che ci fa ripercorrere la linea della storia dell’uomo pervasa dal dolore ma anche dalla bellezza: come nella mitopoiesi dostoevskijana, la bellezza può riscattare il dolore, uscire illesa dalle tenebre del sottosuolo. Questo è lo spirito del percorso espositivo, che ripercorre concettualmente le origini dal primitivismo di Gauguin.
La ricerca dell’identità primitiva è stato tema portante di due conferenze e una mostra a Como nel Palazzo del Broletto al luglio scorso..interessantissima.

Saluto
PavoneGrigio

il 29/09/2008 alle 13:56

wow...il tuo coomento mi ha lasciato a bocca aperta...
grazie davvero!!!
Luca

il 30/09/2008 alle 10:01