Dal ghiaccio perenne al mare in tempesta
si dipana la strada dell’eroe
che ricerca e insegue la risposta
ad ogni domanda e quesito
che quando si sveglia accanto al fuoco morente
preme nella sua mente.

Così mentre con un bastone ravviva le fiamme
il suo sguardo si perde lontano
sognando un nuovo orizzonte
nuove strade da percorrere
nuove persone da salvare,
o forse solo conoscere.

Si alza lentamente spegnendo le fiamme
nelle sue orecchie il cinguettare degli uccelli
nel suo cuore una musica più profonda
silenziosa, ma forse più intensa dell’arpa
che ricorda di aver assaporato
tanti anni prima alla corte del re.

Lo zaino sulle spalle, la spada alla cintura
si avventura sulla strada coperta di polvere
senza sapere dove lo porterà, cosa ci sarà,
ma non ha importanza perché il futuro non è qua
e sarà importante solo quando sarà presente
e lo si potrà affrontare, amare, odiare.

Cammina l’eroe solitario
spinto dal dolore e dalla curiosità
dal voler sapere e capire
come ogni anima sulla terra
segue la sua strada
senza volersi mai voltare indietro.

Siamo tutti eroi solitari
che varcano le porte del futuro
nell’attimo in cui diventano presente
ma che sognano ieri e domani
come frecce scoccate
che si domandano dove finirà la loro corsa