Fantasie livide e dignitose avanzano…
figlie d’altri tempi
lasciano lunghe scie luminose
fra le terre desolate della speranza
seminando lance e baluardi
per occhi allenati a veder lontano.
Se potessi inaugurerei nuovi acquerelli
tele intagliate al centro del cuore
fiamme da giudizio divino
divino come la rabbia che ho in corpo
ma per ora devo limitarmi a sputare
le mie solitarie verità:
chessia ancor veleno.
Gioco con l’interruttore della mente
flashback illuminano la coscienza
e un sorriso mai più ingenuo
assolve sbagli ed errori del passato.
Non avrò certezze e né salmi
Il prete non sarà il mio mestiere.