PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/08/2002



Veloce correvi
sui prati già in fiore
inseguendo esuberanti farfalle
dai mille colori

ora girano intorno
ai fiori che sfiorano il marmo
non puoi più correre incontro
e loro docili vengono a te

una dalle ali dorate
dolcemente è posata al tuo viso
e tu
più non puoi farle
nemmeno un sorriso.
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Poesia bella ma tristissima. O mi sbaglio?
N.

il 09/08/2002 alle 17:20

molto triste...ma bella...bellissima.
;-)
M'

il 09/08/2002 alle 19:42

Si chiamava Gabriella, è morta più di un anno fa, dopo un lungo calvario.
Ho condiviso più di ventanni e una figlia.

L.

il 09/08/2002 alle 20:51

Recentemente, Marco, ho visto delle farfalline girare sui fiori posati nella tomba e mi sono ricordato dei lontani tempi felici in cui correva dietro a quei stupendi animaletti.
Altri tempi, davvero.

L.

il 09/08/2002 alle 20:56

Allegre, tenere farfalle
esse son felici silenzi
che volano in alto e d'intorno.
Nel lor mondo niente muta
perchè già da bruco rinate.
Ora sì che volano libere.
Non v'è più confine
tra la vita e la morte
per le silenti farfalle.
Esse spaziano senza limiti alcuni,
ovunque a portar allegria.

il 09/08/2002 alle 22:18

Non posso che abbracciarti e dirti che se è stato un grande amore non si esaurisce in una sola vita.
La incontrerai sotto altri nomi, in altri posti e l'amerai sempre.
Ti consoli almeno questo.
Spero.
Ernesto

il 09/08/2002 alle 22:52

E' stato un grande amore, esaurito 10 anni prima, ad un bivio che portava a tracciati diversi.
Tornati all'origine quando la nera signora era vicino alla porta e ... silenziosa bussava.

Dolce Signora

Silenzioso il passo
come ombra sei giunta,
sul viso un nero velo,
mentre tesa è la tua mano.

Ora ti vedo, dolce Signora,
come son tristi gli occhi,
e pallida la tua pelle
di color della luna.

La tua mano
ora sfiora la mia,
un sorriso mi fai,
sereno, come la sera.

Unita la tua mano
alla mia, signora Morte,
un ultimo favore, ti prego,
l'ultimo sguardo al cielo lontano.

L.

il 09/08/2002 alle 23:50

Farfalle dai cangianti colori
che dei fiori sono regine
gocce di rugiada son specchi sublimi
dove fredda riflette la luce del sole

piccole rose sul muro aggrappate
e margherite disseminate sul prato
papaveri rossi nei campi di grano
fanno solo da sfondo alle piccole ali

L.

il 09/08/2002 alle 23:59

Non risponderti, avrebbe significato, forse, il non averti letto. Così non è stato.
Mi inchino davanti alla tua sincera sofferenza e al tuo dolore assolutamente lancinante.
Un abbraccio fraterno anche a nome di tutti i poeti di Poetichouse che, appare, proprio in queste ore, com euna grande famiglia dove accade di tutto: gioie, dolori,problemi esistenziali, di cuore, di affetti.
La vicinanza è data, pur se a condizioni un po' diverse, dalla compassione, cioè da soffrire insieme a qualcuno perchè si son provate le stesse senzazioni; che sono comuni, diffuse, universali. Intender non lo può chi non lo prova......
Un forte abbraccio, ancora
E.

il 10/08/2002 alle 07:15

E tu sai Luigi,
con sono con te!
Il bagaglio nostro è troppo grande per esser lasciato nella dimora,
basta una semplice visione il cuore s'apre...
così come la porta della stanza dei ricordi
Il mio è con te!
Ciao Luigi....

il 10/08/2002 alle 08:58

...essere qui, per me, non è solo un leggere è soprattutto condividere sentimenti, sensazioni, emozioni e tutto ciò che assimilo cerco di trasformarlo in amore...
...è molto dolce quello che mi trasmetti...sono certa che le sue ali non si fermeranno mai...
...un bacio...simonetta

il 10/08/2002 alle 10:29

Tutti hanno perso dei congiunti, una madre, un padre, un marito, un fratello. Ne ho scritte tante sulla morte, come un male indispensabile, ma ineluttabile. Perchè quindi averne paura, non nasciamo in fondo condannati a morte ? E' solo questione di tempo, nasconderla, esorcizzarla, non fa che accrescere le nostre paure.
In questo anno passato su Poetichouse ci siamo stretti sempre in un grande abbraccio e abbiamo partecipato al dolore l'uno dell'altro.
Siamo sempre stati una grande famiglia.
Molti se ne sono andati o impegnati altrove, ma restano nella mia posta. eravamo 500 un anno fa. Oggi ne siamo meno, tanti nick, tanta confusione, tanto disorientamento. Ma il finale resta sempre la poesia.
Leggerla.
Tutto il resto lascia il tempo che trova.

L.

il 10/08/2002 alle 10:35

... e in fondo siamo noi poeti da strada, che raccogliamo le gioie e i dolori. Dobbiamo solo ascoltare e trovare le parole per condividere.
Tutti uniti per mano in un grande girotondo, un giorno s'incazza uno, un'altro fa il muso, il terzo insulta... ma che importa, le mani devono restare tese a riaccoglierlo quando sarà passata.
Così è sempre stato in questo sito, così resterà.

Luigi

il 10/08/2002 alle 10:45

... assimilare sensazioni, emozioni, sentimenti e riuscire a trasformarli in esperienza anche se non diretta.
questo dovrebbe essere uno degli scopi del dialogo, Simonetta, e noi cerchiamo di farlo con i versi.
Non lasceremo nulla ai posteri.
Stiamo cercando di far comunicare le nostre anime e il solo tentativo non è poca cosa.
Ogni giorno cerco di prendere qualcosa da voi.
Ogni giorno cerco di lasciare un pò di me.

Ricambio il bacio
L.

il 10/08/2002 alle 10:52