PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/07/2008
Le tegole mancanti,
come calvizie incipiente.
Gli scuri sbilenchi,
come palpebre cadenti.
L’uscio sconnesso,
come bocca sdentata.
L’albero spoglio,
come mano artritica.

Com’è cambiata!

La mia vecchia casa
m’osserva, mi parla.

“Hai pochi capelli” mi dice,
“come tegole mancanti.
Le palpebre cadenti,
come scuri sbilenchi.
La bocca sdentata,
come uscio sconnesso.
La mano artritica,
come albero spoglio”.

“Ma tu chi sei?”
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sieti messi bene tutti e due a quanto pare,bella poesia,saluti

il 31/07/2008 alle 17:15

oh! che bella carissimo Orco simpatico, mi ricorda il tema del mio Animismo domestico..nel quale la casa parla e cattura le emozioni di chi vive in essa,

bella quella perdita dei capelli, te la invidio.
te ne manderò qualche parte in privato, oppure mi offri l' occasione di farne partecipi tutti gli amici di poetic..grazie per il bel ricordo. anna

il 31/07/2008 alle 20:38

Meno male che è una proiezione del futuro! Spero proprio di non diventare così!
Mandi e grazie.
L'orco.

il 01/08/2008 alle 23:45

Mi cara,
fortunatamente sono costretto ad andare dal barbiere almeno tre volte al mese. Ho capelli ricci e tanti. Pensa che ad ogni taglio se ne riempie un cuscino.
Mandi.
L'orco un tantino bugiardo.

il 01/08/2008 alle 23:51

Carducci chi?
E chi lo conosce, mai sentito parlare. E' più probabile, se glielo chiedi, che lui abbia sentito parlare di me.
Mandi alessandra.
L'orco vanaglorioso.

il 01/08/2008 alle 23:55