PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/07/2008
Dove precipita il cielo
e sbocciano
i primi bagliori del tramonto
sento le tue paure e la tua castità
piangere sul crepuscolo che avanza
ed è ignaro della tua paura
l’orizzonte.
Di non essere stata donna abbastanza
mentre si affanna l’onda
a rassettare il tramonto
che eco del mare... canta.
Amica mia non ti agitare
la tua paura ti fa
donna tenera e completa.
Che mi piove addosso.
Se ti penso
è un mare di eclissi.
Tu ti defili
e ci infili me.
Me nudo
e senza difese.
Unico schermo
e giustificazione
carenza di dolcezza.
E desiderio poi.
Di Sirod.
&
È basso il cielo
e si dispiegano in nuvole leggere
le scie di voli a reazione.
Come fantasie di coiti raccontati
che mi bucano la mente
di penetrazioni perverse
e il moto della risacca
è il moto delle tue labbra
che succhia il mio impasto
di polvere e acqua
e lo ingoia nel mare di desiderio
e di immagine e somiglianza...
E ho voglia di scoparti
mia friabile fantasia
narrata a sms e voce infantile
e voce corrotta e fremente.
&
È l’incanto nel giorno
essere un’efelide
dell’universo
guardando l’alba.
&
Icone blasfeme
e una sola voce
dalle crocifissioni al lobo:
Eccomi!
&
Il gesto più deplorevole
è sul papiro
in cui scrivo la mia vita.
Il gesto più lodevole
è cogliere l’energia
che mi detta le parole.
&
La vita è uno spreco di sé.
È uno scampo senza quiete
dall’agguato.
Ogni alba è benedizione.
Benedetto
il tuo anno nuovo.
&
L’idea che la solitudine
del pensiero
possa evadere
dal rumore
dell’edicola e dei suoi giornali
è la mia solitudine.
&
Ma tu guarda
con tutto il caos
che crea la vita
se a me doveva
capitare uno
con il carattere
che ho io.
Così distante da me!
&
Me
un gradino
la siepe.
Oltre, l’io.
&
Nella galleria del tempo
l’eco di ciò che è stato
vento, tempesta
e immagini di ricordi
sul calco del futuro.
&
Nel mio sogno
ci creiamo nudi
alla periferia delle parole
e lo spapillare di ciglia
alla terra ci rassomiglia
ci scompiglia
come briglia.
&
Onde, risacca, battigia
sempre espandono
ricordi e amicizia.
Note di passato.
Riaffiorano le nostre dita
su giorni apolidi, e
come sospettare del suono
che ci manda incontro
nostalgie colme di gioia
la romanza del mare?
&
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)