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Pubblicata il 01/07/2008
Lacrime d'assenzio sgorgano irrequite

nell'infinita cascata di un dolore dipinto

sul pudico quadro di una vita disonesta

che, distratta e incosciente

abbandona i viali infangati

del suo esistere.
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le tue parole Julian suonano come meste melodie di un violoncello..che ascolterei per ore ed ore..
un abbraccio...ovunque tu sia.
Klavier

il 01/07/2008 alle 17:34

caro julian,dipingi il dolore con colori di vita,sono contenta di rileggerti di nuovo qua ,un abbraccio cate

il 01/07/2008 alle 20:38

La tua impronta poetica torna a farsi viva, anche se con note di grande tristezza.
Un caro pensiero, mati.

il 01/07/2008 alle 23:08