PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/06/2008
Tutto come prima, solo,
stanotte ha piovuto .
Non quella pioggia che ridesta
dal letargo la percezione dell'essere,
quell'altra, quella che rinfresca e disseta
anche la notte smemorata di ogni accento.

Ed anche qui, sebbene, faccia caldo,
quello dei luoghi chiusi dal tempo
pronti di dovere a schiudersi al giorno che viene,
ecco che ogni vestigia di sospiro
si fa diafana e accessoria
al lento inesorabile scorrere.

Che vuoi farci, noi stessi siamo sponda
ed a ogni ponte che passa tendiamo lo sguardo
di una mano protesa in un improbabile saluto,
commiato o sollievo che importa,
tutto il divenire si fa orizzonte, dopo,
quando lontano sedimenta la memoria
e questa nostalgia
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Poesia di rango, di spessore nelle varie immagini che hai proposto, fra cui la bellissima "la notte smemorata di ogni accento. " e la pregevolissima chiusa che dilatano le percezioni dell'esistere e dell'essere.
Ciao
Axel
P.S: ho apprezzato e commentato anche la tua di Avalon!

il 30/06/2008 alle 14:06

(..)Che vuoi farci, noi stessi siamo sponda
ed a ogni ponte che passa tendiamo lo sguardo
di una mano protesa in un improbabile saluto,
commiato o sollievo che importa,
tutto il divenire si fa orizzonte, dopo,
quando lontano sedimenta la memoria
e questa nostalgia .

Il tuo flusso di pensieri scorre identico nel mio pensare.. davvero notevole e soprattutto davvero condivisa

smack
liz

il 30/06/2008 alle 16:36
JB

Lirica possente e piena di pathos.
Piaciuta moltissimo e ha un incedere solenne ed elegante.
Da organo di Notre Dame di Parigi! Dove le navate accompagnano l'uomo verso il cammino di un ascenso ascoso fatto di solitudine.
James

il 30/06/2008 alle 22:21

Mi ritrovo tantissimo tra i tuoi versi.
Scaturisce da essi una liquida malinconia, che mentre bagna la pelle giunge dritta al cuore.
Quel desiderio di una mano a tendersi e di uno sguardo a fermarsi, anche se per poco, non è segno di fragilità o di debolezza, ma è il bisogno umano di vedere nell’altro il riflesso della nostra luce o della nostra ombra.
Grazie, per la delicata maniera che hai di posare il tuo pensiero su certe tematiche, riuscendo a riportarlo nella suggestione della poesia, quella vera, che conosce le emozioni e i sentimenti.
Un caro abbraccio, mati.

il 30/06/2008 alle 22:53

Ti ringrazio per le tue parole e l'accento che hai posto sul dilatarsi delle percezioni, che forse è l'essenza stessa dei versi e la loro funzione...
Onorato che tu abbia vivitato anche la mai " isola di vetro" arturiana...
Sergio

il 03/07/2008 alle 06:01

Sono onorato di questo identico scorrere che i versi hanno avuto il potere di evidenziare..
Grazie di tutto
Zordoz

il 03/07/2008 alle 06:06

Le navate di Notre Dame echeggiano di note e versi mistici e immaginifici. è il "punto zero" da cui iniziare ogni percorso di ascesa, come tu hai dottamente evidenziato.
Grazie
Zordoz

il 03/07/2008 alle 06:12

Cosa aggiungere alla tue belle parole Mati, solo un sentito Grazie
Sergio

il 03/07/2008 alle 06:13

il 19/10/2008 alle 21:47

?

il 21/10/2008 alle 20:12

touchè, tutto qua.b
p.s. complimenti, non ti avevo mai letto prima.

il 22/10/2008 alle 14:53

stasera piove...perciò torno a leggerti. ed è proprio così che sei. b

il 29/10/2008 alle 22:31

Si, piove, ma questa pioggia, anzi ogni pioggia è diversa, e lo è per ciascuno di noi..
piove sul bagnato e sull'asciutto sul giusto e sull'iniquo, mentre il sole, lui bacia solo i belli....
grazie per rileggermi
Zordoz

il 30/10/2008 alle 09:12