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Pubblicata il 20/06/2008
lasciateci fuggire
scomparire nella fuliggine
nasconderci nei ritagli dei secoli
scartati
dove il vento finisce la corsa
e i nostri sguardi sono buchi nel sole
monsoni corrosi
dall’erba bloccata
nella pietra del tempo tradotto
di bocca in bocca
sul polso
tatuata a una catena di sete salata
andata

lasciateci fuggire
e vedrete le crepe del cielo
sbriciolarsi nel buio testardo
correre
sotto i ponti
nel riflesso dei pozzi spenti
nelle pozzanghere
sui denti
sbatacchiando le teste di forfora
superando il caos
al tramonto
scopando
sulla pagina bianca
cancellata

lasciateci fuggire
e appoggeremo i gomiti sul tavolo
mentre vola
dalla finestra
infileremo la testa tra la transenne
le ringhiere
le antenne
e i pentagrammi
svuoteremo i buchi dalla vergogna
di non regolarsi
urleremo al capitano ubriaco la rotta
per ucciderlo
in mare
dove avrebbe voluto
se
sapesse nuotare.

lasciateci fuggire
è l’unico modo
per sopravvivere senza
tutto ciò che vi abbiamo rubato.
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senza tregua
e senza sosta
una invocazione di mediocrità confessate
da una fuga alquanto inutile
forse la migliore fino ad ora
i complimenti li conosci
rst

il 20/06/2008 alle 10:25

le parole incalzanti mi dan l'idea della fuga..
davvero bella.
Klavier

il 20/06/2008 alle 12:50

Non so perchè tu vuoi fuggire, ma condivido questa ansia di andare altrove, di essere risucchiata da un pensiero, di sottrarmi alle menzogne e al caos,
la poesia è bella
complimenti
gigliola

il 23/06/2008 alle 10:22