prima cosa ,un bentornato a te poeta ,reduce dal viaggio ,dove conduce ora il tuo itinerario ,sembra ancora striato di nubi il cielo ,ma continuo a confermarti anche se ero sotto coperta il mio abbraccio,e la considerazione che l'uomo è il poeta e viceversa con tutti i suoi dubbi ,i suoi limiti ,vittorie o sconfitte ,unico e sempre grande per se prima di tutto ma anche per chi ti stima ,e non mi sembra poco ,ciao fra ,cate
Anche se ultimamente frequento poco questo sito avevo notato la tua assenza. Sono contenta, caro Feancesco, di rileggerti e come sempre mi commuovi con i tuoi versi assai profondi e velati di malinconia.
Un caro saluto
Antonia
C'è l’attesa di un evento di cui non si riesce a definire i contorni, c'è l’affidarsi al vento in un momento di particolare tensione, c'è la voce dell’uomo che s'incrina un po', mentre la voce del poeta è sempre forte, ricca di mille sfumature.
Un caro abbraccio, mati.