PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/03/2008
Quanto è amaro il succo della vita
con i vapori distillati al tempo;
rimane l’estratto del passato
a riflettere scorie, inutili ore

Emergono gioie dimenticate
come gli sguardi e le carezze
le dolci parole d’ipocrite conquiste
le parentesi graffe d’effusioni

Intanto l’amaro scende
tra un nero caffè
e l’altro, macchiato al latte;
tra frasi dette e non dette
-gettate là-

“eri costretto a capir da solo”

E arrampicarsi sugli specchi,
tra quarzi e silici verticali,
non è così facile,
dovrei mutar le dita,
volgare polpo, in branche

Ma le ventose di cui avrei bisogno
servono ad amare adesso chi mi ama
e sostare in amplesso simulato
lungo come il resto dei miei giorni
poiché ho rivoltato già…

… la mia clessidra
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Ventata di vita! Molto bella. Un caro saluto da giorgio

il 16/03/2008 alle 18:06

..grande! bella la "sabbia" con cui descrivi la vita..un bacio

il 16/03/2008 alle 18:50

bella ,molto bella e veritiera Roberto, mi ci specchio ciao cate

il 16/03/2008 alle 20:12

grazie Giorgio
ricambio il saluto
e ti ringrazio di cuore

il 16/03/2008 alle 22:43

Marinella
la sabbia l'ho presa con la luce del tuo mare...

il 16/03/2008 alle 22:45

mi fa piecere fare da specchio ad una persona
solare come te
Cate..grazie

il 16/03/2008 alle 22:45

La clessidra distilla goccia a goccia il passato nelle varie gradazioni, poi si rivolta e scandisce nuove emozioni, nel contempo in te fluisce la parola e si tramuta, a vista, in energia poetica.
Salutone, mati.

il 16/03/2008 alle 23:23

..bellissima poesia....conoscevo un Pirro a Bologna anni 70 ...

il 16/03/2008 alle 23:48

l'energia si tramuta in poesia
quando c'è..
ma se passa e va via?

il 16/03/2008 alle 23:57

io ho il solo nick: PIRRO
che poi sono le prime lettere
del mio cognome e nome..
grazie vale

il 16/03/2008 alle 23:59