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Pubblicata il 15/03/2008
Mi sveglio e faccio colazione con un paio di sigarette ed un’Estathé
poi
attacco la spina, mi carico di rabbia ed esco di casa come fosse una gabbia
e penso al paradiso
dal quale mi hai cacciato facendomi pagare col sale l’averti rubato il cuore,
una mela
che ogni tanto ancora prendo a morsi quando penso alla luce dei tuoi occhi
accesa nei miei,
una luce più forte del sole che ci ha bruciato giorni come fossero sigarette.

Per fortuna o purtroppo la vita è una sola
ed io sono qui,
qui da dove io con te per ogni meta partirei
tu mi dici...
io non capisco però ti dico sì
come tutte quelle volte che...
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Mi domando se le disgrazie andiamo a cercarcele...

il 18/03/2008 alle 16:30

boh

Ale

il 18/03/2008 alle 19:50