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Pubblicata il 29/07/2002
Sulle mie gambe di gomma bruciata,
sulle mie ali di carne dolente
arse io salgo, e la strada mi sfugge
di ruote e ferro e di gloria degli altri.

Quest'aria tersa è il respiro di Dio,
e il volo ardimentoso delle creste
di rósa roccia ròsa e il lago azzurro
del cielo somma Arte, e Vita, e Donna.

Altezza, ascèsi, ascési; eppure in basso
io così uomo, poco uomo, - e volli
io farmi bello e grande del mio vuoto
peso, catene! - sudo sangue e nulla.

Degli ultimi la falsa beatitudine
è nel mio cuore beato montagna
di verità, e nei miei occhi; ed è musica
l'urlo del vento, e del Tempo il mio tempo.
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...una strada che porta negli abissi, molto profonda, molto contorta, molto sofferta, molto bella...ma non posso specchiarmi in questo sangue...quando respiro Dio mi sento libera di liberarmi proprio dal nulla e mi riempio del mondo e con tutto ciò che esso contiene...
...un bacio...simy

il 29/07/2002 alle 15:45

Bella,
così come la tua scelta di attraversare l'aria e la roccia con la tua anima e il tuo canto sincero di uomo.

il 29/07/2002 alle 15:54