PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2008
E non ho idea della realtà
i rumori delle strade
mi tengono compagnia

Ecco, quel clacson ad esempio
è la mia vita

Mi tiene allegro con il suo colore
sempre festoso
sembra un pavè
e vedo il mare quando mi stromba in fronte

E la signora con l’aspiratore?

Un concerto da camere riunite
quando colpisce il tavolo lo sento
come un lamento che s’infastidisce
tenendo il tempo con la batteria
in cucina

Senti la macchina che gira con le pale
lavastoviglie nuova

Senza rumore

E meno male che c’è la pressione alta
di quella pentola che sbuffa

Fiaschi per fischi mentre saltella un tappo
rigurgitando mesce nel bicchiere il rosso

Il silenzio della casa, adesso odo
come una fantasia vivaldiana

Le primavere
con le finestre aperte

Mentre la donna passa a pulitura
l’ inutile robot tritatutto

Trita la pasta, il pane, la farina
rompe le uova, il burro

E la mattina rompe il caffè

Mischiando la nera polvere del tè
con latte bianco

Ve lo dicevo
ho sconfinato
e non ho idea della realtà

Sento solo rumori dentro gli scroti
d’orecchie incerumate

Osservo questa vita che passa
tra mortadelle profumate
tv alzate al massimo volume

Mentre il rasoio scorre sopra i visi
un occhio attento vigila

È quasi l’ora di Sarkosì e signora
della Lecciso e il Montalbano
del conte Camilleri

Striscia un serpente e morde

È in agonia l’euro star
deraglia in mare come le vecchie lire
ormai depresse

Sento il rumore della pompa a gas
non viene più
nemmeno col viagra
e i serbatoi in secca sono

Magra è la speranza
di riveder le stelle con questi
che vogliono la pelle
sul lavoro
pagato a peso d’oro di pirite

E tutto scorre

Noi stiamo tranquilli
il mondo cambierà,
verrà Obama

Un nuovo dittatore con bandana
ci offrirà la vita spensierata
come cicale, cicale, cicale

Mica fa male
questa vita qui
basta votare

Un solo voto, sì
e senza contestare più

Sarem felici di ritornare
coi preti, gli avvocati
i magistrati a tempo
i pachidermi che fanno la morale
contro gli aborti

Non c’è conflitto
saremo tutti uguali

Una piramide ma messa a testa in giù
dove la massa affronta solo piaceri

Come pinocchio nel paese dei balocchi
votiamo e non pensiamo più al futuro
che i figli nostri andranno ad affrontare

Votiamo e poi andiamo al mare

Sciocchi non siamo
ma coglioni, sì

Me li ricordo ancora appesi
chissà perché mi son sentito preso
per il culo…

Ritorno ai miei rumori
alzo il volume, è meglio
chè le parole dei politicanti
non hanno più valore

Hanno smesso l’onestà di un tempo
anch’essa poca

E in compenso promesse a iosa

Un portaborse, un’autoblù
e non fa nulla se c’è una crisi in più…

Con il frastuono di tv e palloni
dimentichiamo tutto
e stiamo buoni
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

2 cinque non li prende.
Mi è sembrato di sedermi zitta ad ascolatre in un angolo lì a casa tua..

il 09/02/2008 alle 10:50

Mi è sembrato di sedermi zitta ad ascolatre in un angolo lì a casa tua..


che bello ciò che hai detto
anche se è rumoroso ciò
che ascolti...

il 09/02/2008 alle 17:58

ho una mastellite
foruncolosa
che appena mi si viene nominato
mi gonfio tutto
specie di sotto!

ragazzi che figura di m...

...adesso andrà di là
cosa lo faranno ministro della Difesa?
o ministro del Lavoro?

il 09/02/2008 alle 18:00

figliolo
ho piacere che ti piacciono alcune immagini..
grazie

il 09/02/2008 alle 18:01

Che siano benedetti quei rumori che girano per casa!
Son sinfonie, ariette e percussioni
che recano allegria
e dalla realtà ti tiran via…

il 09/02/2008 alle 23:07

..e fanno compagnia
grazie attia..
e grazzie a mmia..
ciao matisse
m'illumino di fata..

il 11/02/2008 alle 09:42