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Pubblicata il 03/02/2008
Ecco la stanza di cui, tu, mi parlavi
quella parete dove c’è Gaugin

un chiodo nudo è stato conficcato
e invano tende generoso al muro

Foto di nocciolo d’insieme radicato

dove quel biondo d’io riluce al sole
in braccio ad una donna sorridente

Ma gli anni pesano anche sulle tele
e i grani di quei tratti altèra la memoria

che troppi strappi e tanti passamano
han rovinato la posa mia d’allora

Il chiodo resta vuoto alla parete
mentre il ricordo è sempre più lontano
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il ricordo sarà sempre più lontano , ma ora ne hai descritto tutti i contorni e pure il dentro
il sorriso dolce della tua mamma
che bella questa tua ....
un abbraccio
lia :-)
ciao

il 03/02/2008 alle 17:20

E' vero, si perde qualche tratto nell’incedere aggressivo del tempo, ma il ricordo si mantiene a lungo e il chiodo, nella sua apparente nudità, si riveste di memoria.
Salutone, mati.

il 03/02/2008 alle 23:02

assolutamente d'accordo con Mati

E mi ricorda qualcosa quel chiodo.. forse un romanzo inglese, forse "DUBLINERS".. andrò alla ricerca di questo ricordo sopito... grazie Pirro

Smack
liz

il 04/02/2008 alle 11:49

grazie Lia..
il tuo commento è azzeccatissimo
pur non conoscendomi..
grazie

il 04/02/2008 alle 16:19

la memoria è uno scrigno che ogni tanto ci regala un gioiello

il 04/02/2008 alle 16:19

è un chiodo ..fisso
se lo trovi il romanzo dimmelo
grazie

il 04/02/2008 alle 16:20

ritrovo pirro dopo tanta assenza
e sto chiedendomi come ho fatto a starne senza !
Bellissima Rob.....riflettererò sulla chiusa.smack

il 04/02/2008 alle 20:24

bentornata
e spero per lungo tempo
sol..
grazie
come hai potuto farne senza?
anch'io me lo chiedo
senza speranza...
dopo tanta assenza
l'importante adesso
è la tua presenza
che su questo sito
ha la sua importanza

il 04/02/2008 alle 22:28