PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/02/2008
A volte firmo i miei sbagli col primo nome che mi trovo a portata di mano
a volte mi trovo in mano una chiave ma chissà per quale serratura
a volte vado in fondo a destra visto che in tanti mi ci hanno mandato,
sarà che i miei sogni
sono bolle di sapone presto scoppiate dal sole
uscito all’improvviso da una televisione,
inutile adesso staccare la spina della corrente.

A volte vivo di ricordi e muoio dentro una fotografia
a volte una sigaretta è la mia unica amica
a volte tutto è lontano, la gioia quanto la malinconia,
sarà che per me
la realtà è una saponetta bagnata
che mi scivola dalle mani
ed a volte non esiste neanche.

A volte non trovo le parole ed una volta trovate poi non so come dirle
a volte mi sento perfetto
a volte non mi sento più padrone di me stesso,
sarà colpa di chi
poco a poco mi ha cambiato tanto da non riconoscermi più
neanche davanti allo specchio,
un pezzo di vetro che ho rotto.

Una valigia piena di tempo perso,
l’ultimo treno perso anche quello
ed in tasca un pugno di sabbia
bianca
che qualcuno spaccia per felicità.

Dopo la pioggia ed il gelo
oltre le stelle ed il cielo
tra le parole ed il silenzio
la mia felicità
adesso è un raggio di sole
come musica che entra dalla finestra aperta in primavera
come le campane di domenica
come un vento che si piega davanti all’ultima preghiera
della tristezza
che muore ogni giorno e notte che passo con Antonella.
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