Perdonami
Amore mio
Se per un lungo
Eterno
Attimo
È sembrato
Non pensassi a Te!
Con la mente
Preso
A inseguire
Strane figure d’esseri
Caduchi e sparsi
Ritorti su se stessi
Piegati
Sotto il peso delle loro
Piccole
Idee
Allo sbando
Perché nella loro vita
Assai misera e triste
Mai avevano provato
L’essenza sublime dell’amore
Che tu solo
Hai saputo donarmi.
Perso
In questo Limbo
A metà tra ricordi e futuro
Ti ho dato
La strana idea
Di non pensare a te
Se pur per un istante
Fuggente
Di vita.
Perdonami!
Mi sono avviluppato
Su me stesso
Ritorto
Alla disperata ricerca
Del brandello di quel tuo sorriso
Che placava sempre
Ogni mio dolore
Umano.
Ma non l’ho trovato più.
Sei riuscita
A non farmi ridere più
A farmi piangere
Disperare
Urlare
Solo il mio male
Infinito
Senza ragione
Senza appello.
Conchiglia frantumata
Che divento sabbia
Fine
Tra le tue dita
Bianche e delicate
Che una volta dipingevano
Solo per me
E che ora
Lasciano correre via
Quei pochi ricordi
Che ti coccolavi
Al chiuso dei tuoi pensieri
Noti solo a me
Di giovane e forte
Sposa del mare
Infinito.
Come granello
Mi lasci fuggire
Non mi prendi più
E non t’accorgi che
Frantumato ancor di più
Mi perdo sul tuo corpo
Divino
Martoriato dai rimorsi
Inutili
E ti vedo
Ti sento
Piangere forte
A singhiozzi
A lacrime senza fiato
Alla strana
Ricerca di me.
Proprio tu
Che pensavi d’avere saputo imbrigliare
La tua anima
Libera
Priva di me.
E t’ho ripreso
Al volo
Per i capelli
Strappandoti un bacio
A morsi
Sulle labbra socchiuse
Assetate ancora di me.
E sei stata
Nuovamente mia.
E questa volta
Per sempre.
Perdonami.