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Pubblicata il 24/01/2008
Rovistando con le mani lorde di rimpianti
nel ventre gravido d’un sogno ancor sveglio
stringo tra le dita la lacrima d’un pierrot

povera maschera senza vita
commossa dal vagito di un orchidea che sboccia
nel lago incantato dei pensieri

guardi con occhi stupiti
la resa d’un uomo

che troppo ferito
dal taglio perverso
d’una spada avida di anime

come cartastraccia
si butta nel fetido macero
di un mondo troppo colmo d’ingiustizie

julian carrera
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Semplicemente bellissima la tua poesia....Pierrot è stata e sarà sempre la mia triste maschera preferita.......

il 24/01/2008 alle 13:06

heila bentornato julian,colma di tristezza ma bellissima,un abbraccione cate

il 24/01/2008 alle 14:13

Favoloso l'incipit che apre la strada ad una poesia dall'alienante pallore nei tratti.
Un grrrrrrrande ciao
Cesare

il 24/01/2008 alle 14:27

Il tuo ritorno è segnato da una lirica triste, esprime intensamente un sentimento di grande sofferenza.
Che vengano giorni in cui la tua lacrima possa essere asciugata da un sorriso, un caro saluto, mati.

il 24/01/2008 alle 23:13

LA tua poesia...una stella in questa pagina...anzi 5 stelle.
Ciao Jul
Stefi

il 24/01/2008 alle 23:41