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Pubblicata il 24/01/2008
Ancora salirò su quel versante
percorrerò da sola la collina
che addormentata giace sulla valle
a cingere l’azzurro della cala

e giunta in cima
ti chiamerò coi nomi dell’amore
ovunque tu sarai tra nubi e cielo
o tra le linfe delle tamerici
oppure nel trifoglio della china
avrai sussulti ancora e desideri

farai di te nel vento una carezza
mi giungerai come un sospiro d’ombra
e per avere ancora un solo bacio
ti farai filo d’erba e mio respiro

e sarai ovunque
mare del mio mare
onda che torna e torna e mai si stanca
illanguidita sabbia sulla riva
di me dalla collina un’ala bianca
ti lascerà l’impronta del mio amore.
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"....ovunque tu sarai..." il fulcro di questa scalata verso la vetta a scrutare l'orizzonte e spargendo segnali negli elementi che consegna ne faranno in nome dell'Amore...
Piaciuta tanto.
Un grrrrrrrrrande ciao
Cesare

il 24/01/2008 alle 14:17

grazie, Cesare, è una poesia molto sofferta, è un rimpianto più che un canto d'amore .
un affettuoso ciao
cri

il 24/01/2008 alle 15:26

Accorata è la voce che si muove verso l’infinito, per sostenere l’ala del ricordo nel fugace tempo dell’amore.
Un abbraccio, mati.

il 24/01/2008 alle 23:06

cara mati, sappiamo che l'amore non ci lascia mai, fosse almeno nel ricordo.
grazie
un abbraccio
cri

il 25/01/2008 alle 17:16