PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/01/2008
Non è momento d’attendere
alla neve

il risalire

ché a rincalzar su
le chiare coltri

appare

Né di stare al camino
accovacciati

io e il gatto

L’abbraccio alle ginocchia
-cuscino del mio viso-

è sindrome immorale
d’apatia

Leggo nell'animo

sono di prima pagina

ancora
anche d’allora

Vorrei chiudere questo libro
inutile

Ingiallito

Vorrei dormire
e spaziar tra gl’incubi lucenti

ma ascolto scoppiettare un’orgia
di faville stanche

Tu fuoco
abbassa il crepitio
in ceneri

stasera

Mentre di pelo
a belzebù

striscia
la coda

il gatto

annusando bufere
con le vibrisse a punta

quasi otto
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chiudi il libro e resta
accovacciato col gatto
il pensiero ti porterà
all'azione per un futuro diverso

L'apatia è una reazione
alle brutture, al presente immutabile

Liz

il 08/01/2008 alle 09:44

buona la tua filosofia io il libro lo tengo aperto
ma non mi occorre...
spesso ciò che scrivo sono semplici
osservazioni
o sensazioni
o..reazioni

grazie liz

il 08/01/2008 alle 17:43

Mai rivoluzioni?
Un abbraccio
liz

il 08/01/2008 alle 22:23

La scoppiettante orgia di faville stanche darà vita al racconto umano, annodato con fili e trame diverse, dalle tinte estremamente variegate.
Un caro pensiero, mati.

il 08/01/2008 alle 23:45

una caro abbraccio mati
grazie

il 09/01/2008 alle 09:18

le rivoluzioni di pensiero
sono sempre nei miei scritti
ma spesso l'incoerenza umana, mi e ci, frena.

il 09/01/2008 alle 09:19

Già già.. generalmente l'Italiaca incoerenza
Buona giornata
liz

il 09/01/2008 alle 09:48

piaciuta... così si scrive :P

il 13/01/2008 alle 02:32