PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/12/2007
Nel timido albore che sovrasta il pendio sfracellato nel blu mare

s’odono cascanti scitii d’un beato fascino che imbarazzano la vita

morbidi voli come dolci carezze sulla guancia con velluto tenue

il colore fatato della natura è invasata di sfumature impossibili

la sabbia bianca che a tratti si spezza con l’ombra d’un tronco arenato

la casualità di un’isola è arte coreografata da uno splendido destino

il solo capovolgersi delle minuscole onde è un capogiro ad effetto

la nudità del palmizio inclinato e solitario è l’inno alla vita

andrea
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GRAZIE...FORSE MI STO RITROVANDO DOPO UN LUNGO PERIODO DI ISOLAMENTO "POETICO"....

il 11/12/2007 alle 14:06

GRAZIE MILLE ERA PROPRIO CIO' CHE VOLEVO TRASMETTERE...
UN SALUTO
ANDREA

il 13/12/2007 alle 11:24