PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/07/2002


Io qui ti amo.
Tra ignoti bit si srotolano le parole.
Brilla evanescente la luce del monitor.
Passano le ore uguali, inseguendosi
l'une alle altre nell'attesa del clik.
Si dirada la nebbia reale in sogni
danzanti, e gabbiani dorati
si staccano dalla quotidiana routine.
A volte diventiamo vele, a volte alte stelle.
A volte mi addormento tra i tuoi sorrisi
e suona, risuona lontano il tuo ridere.
Questo è un porto. Io qui ti amo
Qui io ti amo e invano il vetro ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo
a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci sulla linea
telefonica e corrono sul mare
dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticata come
il vecchio modem, e sono
ancora più triste quando
ormeggia ormai la sera.
Stanca la mia anima di una inutile
fame: amo quel che non ho.
Tu sei così distante e così vicina la mia
noia lotta con la tastiera,
poi giunge il tuo clik e la luce
proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardo nella cam e tutto sembra
più bello come le stelle.
E poichè io ti amo, le parole tra i bit
vogliono cantare il tuo nik
tra metallici clik.
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Simpatica ed avvolgente "riproposizione"
;-)
M'

il 19/07/2002 alle 10:10

:-) bello e spontaneo velo trasparente su Neruda.
Ecco che anche i fili metallici e plastici hanno un pò il colore della vita.
E del resto sono gli stessi tasti con i quali ora ci scriviamo.
Originale, l'amore

il 19/07/2002 alle 18:48